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Riprendere il modello Barcellona e imitarlo nella realtà di Napoli. Questo il concetto espresso da Aurelio De Laurentiis, presidente dei partenopei, a poche ore dal calcio d'inizio del Trofeo Gamper dove la squadra di Walter Mazzarri affronterà quella di Guardiola. "Visiterò e studierò le strutture organizzative del Barcellona - spiega De Laurentiis -. Voglio capire, con grande umiltà, come lavorano e come gestiscono la loro cantera. Dobbiamo imparare ad imitare i modelli che adatteremo alla nostra scugnizzeria. Darò una svolta dove nessuno in Italia vuole investire, è nostra intenzione costruire un grande vivaio".
Il presidente del Napoli mostra un po' il suo orgoglio: "La nostra è una società sana, paghiamo regolarmente gli stipendi. Siamo il quarto club al mondo con i conti in regola. In Spagna, invece, c'è il caos, le società non pagano i dipendenti. Sono felice e fiero di essere alla guida del Napoli. Il mercato? Con Chavez il nostro è chiuso. Non c'è nessuna possibilità che arrivi Gilardino", commenta De Laurentiis.
Il presidente azzurro attacca tutti: "In Italia si sprecano energie pensando ancora allo scudetto 2006, senza accorgersi che attorno il mondo è cambiato. Abete deve dimettersi perché non si è accorto che il calcio è cambiato e che le squadre ora sono società per azioni. Si preoccupa solo di firmare il contratto dei calciatori e far partire il campionato. In Italia si pensa solo alle poltrone e non al futuro del calcio".