MotoGp: piloti e team vogliono evitare il Giappone

Pubblicato il 21 maggio 2011 alle 08:19:54
Categoria: Moto GP
Autore: Redazione Datasport.it

Il primo atto della “sindrome giapponese” si era consumato durante il Gp di Francia, quando il capo della Dorna, Carmelo Ezpeleta aveva annunciato ai piloti della Motogp che al 90% si sarebbe corso a Motegi il prossimo 2 ottobre. Sia Jorge Lorenzo che Valentino Rossi, in quella occasione hanno manifestato pubblicamente le rispettive perplessità sulla scelta degli organizzatori del campionato e del Gp del Giappone. Tra i due Valentino aveva detto: “Io non andrei in Giappone, un po' di paura c'è”, mentre il campione del mondo, lo spagnolo Lorenzo, aveva affermato in modo più esplicito: “Io non andrò, sono giovane e non voglio rischiare”.
   
Secondo quanto riporta il sito specializzato www.gpone.com, ci sarebbero dei moti interni alle squadre protagoniste della Motogp, per acquisire, per lo meno da una società autonoma, dei pareri attendibili sulla pericolosità o meno della pista di Motegi (che dista da Fukushima solo 120km). La Ducati, con una lettera interna indirizzata al team manager Vittoriano Guareschi, ha richiesto alla Casa di Borgo Panigale un parere tecnico sulla pericolosità di una eventuale permanenza sul territorio giapponese.

Dal canto suo Livio Suppo, manager della Honda-HRC (peraltro proprietaria dell'impianto di Motegi), parlando con il suo Presidente, Shuei Nakamoto, ha avanzato la proposta di richiedere il parere di una società terza sui livelli di radioattività dell'area in cui si dovrebbe svolgere il Gran Premio. Complessivamente l'intero paddock del motomondiale è favorevole, per quest'anno, all'annullamento e numerosi tecnici importanti, liberi professionisti per aziende terze, hanno già comunicato che non andranno.

Qualora la Dorna si dovesse intestardire sulla sua posizione si rischia una spaccatura. Anche perché l'opinione di Claude Denis, inviato dalla FIM a fare una ispezione sul luogo la scorsa settimana, non ha alcun valore scientifico. Denis, infatti, si è limitato a riportare che a Motegi si stanno effettuando i lavori di riparazione della pista, danneggiata, e che a Motegi “la vita scorre normale”.