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Il pagellone della stagione 2012 di MotoGp
Jorge Lorenzo 10
E’ di nuovo il campione del mondo della MotoGp e questo basta per assicurargli il massimo voto. Non avrà l’estro di Stoner, ma si dimostra il pilota più completo del campionato gestendo in modo impeccabile il vantaggio nella seconda parte della stagione. La costanza è la sua arma segreta: ritiri di Assen e Valencia esclusi, ha sempre chiuso al primo o secondo posto, risultati con i quali non puoi far altro che laurearti campione del mondo.
Daniel Pedrosa 10
Vero che soffre con Stoner in squadra, ma in quanti avrebbe creduto in una rimonta così? Non vince, ma almeno riesce a dare un po’ di pepe ad un campionato che sarebbe diventato soporifero. Perde definitivamente in Australia ma è Misano che complica la sua stagione: senza quel ritiro, chissà cosa sarebbe successo …
Casey Stoner 10
Indianapolis pregiudica la sua ultima stagione nel Motomondiale, ed è un peccato. Poteva chiudere da campione, ma il destino ha voluto così. Si riprende però alla grande dimostrando ancora una volta a tutti cosa è in grado di fare: il dominio di Phillip Island ne è la dimostrazione.
Honda 10
Nella fase centrale Lorenzo sembrava avere in mano le redini del mondiale, ma gli sviluppi hanno poi reso la Hrc probabilmente la moto più forte. Non sempre però può servire avere due galli nel pollaio, tanto che seppur con la miglior coppia, il titolo piloti va a Lorenzo. Detto questo, restano però i titoli Costruttori e a squadre.
Andrea Dovizioso 9
Bravissimo per tutta la stagione, con l’incidente di Stoner aveva addirittura sperato nel terzo posto in campionato. Non ci riesce, ma il suo 2012 è comunque splendido: 6 podi e soprattutto un bilancio nettamente favorevole nei confronti del compagno di squadra Cal Crutchlow. Se non acciuffa la moto ufficiale è “colpa” solo di Valentino, cosa che lo relega a una intrigante quanto ardua scommessa in Ducati.
San Carlo Honda Gresini 8
Non era facile rialzare la testa dopo la tragedia di Simoncelli, ma la squadra di Fausto Gresini dimostra carattere e qualità riuscendo comunque a fare una bella stagione, sia con Bautista, a bordo di una MotoGp, sia con Pirro, che invece montava un Crt.
Stefan Bradl 7,5
Campione del mondo Moto2 nel 2011, questa era per lui la prima apparizione nella classe regina, ma non sfigura, anzi. Conferma le buone qualità già viste nelle categorie minori, e la sua annata è in crescendo, seppur con qualche sbavatura qua e là. Non riesce mai a centrare il podio, ma se continua così avrà buone possibilità per il 2013.
Alvaro Bautista 7
Si carica sulle spalle una squadra distrutta dopo la morte di Simoncelli, ripetere i risultati del Sic era impensabile ma riesce comunque a fare una bella stagione. A parte l’erroraccio con cui elimina Lorenzo ad Assen, ottiene una pole a Silverstone e sale due volte sul podio (Misano e Motegi), chiudendo al quinto posto in campionato.
Aleix Espargaro 7
In pochi forse se ne saranno accorti, ma Aleix è il miglior pilota Crt. Certo, i risultati, come del resto ci si aspettava, non sono eclatanti (miglior piazzamento l’8° posto in Malesia), ma si dimostra il più forte della “Serie B” della MotoGp e questo è già un gran bel risultato.
Valentino Rossi 6 -
Sufficienza sofferta per il campione di Tavullia, che chiude mestamente la sua avventura in rosso. Essere il miglior ducatista non può essere un vanto per uno come lui, che si aspettava molto di più che tre semplici podi in due anni. Lascia senza grandi rimpianti, per provare a tornare ai livelli di un tempo.
Ducati 5
Peccato, ci si aspettava di più. Due stagioni da dimenticare e probabilmente interrompere il rapporto con Rossi è la scelta giusta. Si punta sull’appoggio dell’Audi per riportare la Desmosedici a qualche vittoria, che la casa di Borgo Panigale spera possano arrivare con Andrea Dovizioso.
Ben Spies 4
Stagione nera per il povero Ben, alla prese forse con l’annata più difficile della carriera. Letteralmente impietoso il confronto con il compagno di squadra che, mentre lui arranca nelle retrovie, porta la M1 al trionfo. Già dopo poche gare non aspettava altro che la fine di questa travagliata stagione, che l’incidente in Malesia gli fa chiudere anzi tempo.