Moto GP, ecco la nuova Suzuki di Rins e Mir

Pubblicato il 3 febbraio 2019 alle 12:34:38
Categoria: Moto GP
Autore: Davide Grilli

È stata presentata oggi su YouTube la nuova Suzuki che gareggerà nel Motomondiale al via il 10 marzo a Losail, in Qatar. La nuova GSX-RR dalla livrea blu elettrico dovrà confermare la positiva stagione passata in cui Rins e Iannone conquistarono nove podi. Quest’anno il confermato spagnolo Alex Rins sarà affiancato dal connazionale Joan Mir, al debutto nella top class e che sostituirà il pilota italiano passato alla Aprilia. L'obiettivo della Casa giapponese è quello di confermare i buoni risultati del 2018 ma anche di riuscire a ottenere una vittoria che manca dal 2016, quando Vinales trionfò a Silverstone.

C’è molto entusiasmo per questa nuova stagione, un entusiasmo confermato dalle parole del Team Manager Davide Brivio: "L'anno scorso abbiamo fatto grandi passi in avanti, vogliamo proseguire in questa direzione nel 2019. La conferma di Rins è molto importante per migliorare le prestazioni, lavorando duramente potremo puntare a lottare per risultati sempre più importanti. Al suo fianco c'è Joan Mir, che farà il suo debutto nella massima categoria: è la terza volta che prendiamo un debuttante, crediamo fortemente che abbia un grande talento e ora spetta al team sfruttare le sue potenzialità con la nuova moto". Anche i piloti dopo la pausa invernale scalpitano non vedono l’ora di salire in sella e cominciare la nuova stagione. “Non ce la facevo più! Questa pausa invernale mi è sembrata così lunga che non vedevo l'ora di tornare a guidare. Nel 2018 abbiamo dimostrato di poter lottare per il podio, nel 2019 dobbiamo fare un passo in avanti puntando alla vittoria di un GP", ha dichiarato il confermato Alex Rins. “Sono molto emozionato, mi sento molto supportato dal team e farò affidamento sulla loro esperienza per migliorare e far crescere la mia moto. Non ho pressione, il mio obiettivo sarà di chiudere la stagione con un distacco minore dal vincitore rispetto a quello della prima gara", le prime parole dell'esordiente Joan Mir.