La salma di Piermario Morosini, il centrocampista del Livorno morto sabato dopo avere accusato un malore in campo a Pescara, è giunta in serata a Bergamo, la città dov'era nato il 5 luglio di 25 anni fa. Ad attendere il feretro, fuori dallo stadio Atleti Azzurri d'Italia, un migliaio di tifosi dell'Atalanta che hanno voluto rendere omaggio al giocatore cresciuto nelle giovanili del club nerazzurro. Gli ultras nerazzurri hanno esposto bandiere a mezz'asta e un grande striscione sul quale campeggiava la scritta "Piermario per sempre nei nostri cuori". L'arrivo dell'auto con a bordo il feretro è stata accolta da un lunghissimo
applauso in un'atmosfera di profonda commozione. Un tifoso ha deposto una corona di fiori sulla vettura.
La folla ha scortato il feretro fino alla parrocchia di Monterosso, dove giovedì alle 11 mattina saranno celebrati i funerali: a Bergamo sono attese migliaia di persone. La camera ardente di Morosini aprirà domattina alle 9 per consentire ad amici, conoscenti e tifosi di rendere l'ultimo omaggio allo sfortunato centrocampista.
La salma di Morosini era partita in mattinata da Pescara e nel pomeriggio era arrivata allo stadio Picchi di Livorno, dove era stata accolta da tantissimi tifosi assiepati sugli spalti. L'auto con a bordo il feretro aveva percorso due giri di campo tra gli applausi e sulle note delle canzoni di Ligabue e Jovanotti.