Siena, Cantù e Milano alla prova del 16

Pubblicato il 29 dicembre 2011 alle 13:40:03
Categoria: Eurolega
Autore: Redazione Datasport.it

En plein per l'Italia nelle Top Sixteen di Eurolega. Tutte e tre le squadre italiane, Cantù, Milano e Siena, hanno centrato l'accesso alla seconda fase della Champions League del basket e da gennaio si tufferanno nella fase decisiva per proseguira la corsa verso i quarti di finale. A Barcellona i sorteggi hanno regalato gironi di ferro, ma era ineveitabile visto che si tratta delle migliori squadre del Vecchio Continente, tutte con l'obiettivo della Final Four di Istanbul.

Chi può sorridere è la Montepaschi Siena: i campioni d'Italia di Simone Pianigiani, nonostante gli infortuni di Kaukenas, Lavrinovic e McCalebb, se la vedranno con Real Madrid, Unicaja Malaga e Bizkaia Bilbao, tre formazioni spagnole. Siena vale il Real Madrid, o forse di più, mentre è decisamente superiore a Malaga e Bilbao. Mancare il passaggio del turno sarebbe sorprendente.

Milano, dopo il difficilissimo gruppo della prima fase, è capitata in un raggruppamento certamente non facile, equilibrato, ma senza nessuna delle principali candidate al titolo. Il Panathinaikos di coach Obradovic, che si ritroverà di fronte Nicholas e Fotsis, ora all'Emporio Armani, sembra un gradino sotto le big a causa della crisi economica che ha colpito la Grecia e non appare imbattibile. Fenerbahce e Unics Kazan sono formazioni esperte e solide, soprattutto in casa, ma non certo superiori a Milano, che ha grandi giocatori e avrà ancora un po' di tempo per assemblarsi ancora meglio.

Girone da incubo per Cantù, che vestirà i panni di 'cenerentola' del gruppo. La Bennet, che tornava a giocare la massima competizione europea dopo molti anni, ha superato brillantemente la prima fase ma ora se la vedrà con Zalgiris Kaunas, Barcellona e Maccabi Tel Aviv. Se con i lituani ce la si potrebbe giocare, catalani e israeliani sono fuori categoria, anzi, con il Cska Mosca sono le principali candidate alla vittoria finale. Cantù affronterà ogni gara con entusiasmo e per fare esperienza, come ha detto coach Trinchieri.

Un nuovo en plein appare impossibile sulla carta. Ma sognare non costa nulla.