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Il Settebello saluta prematuramente la corsa alle medaglie ai Mondiali di pallanuoto di Singapore, sconfitto da una Grecia implacabile per 17-11. Una partita nata male e finita peggio, con l’espulsione per gioco violento di Iocchi Gratta (ginocchiata sott’acqua ad Argyropoulos al 6’10’’ vista dal VAR) che ha inciso fortemente sull’andamento del match, ma non può spiegare da sola il crollo azzurro.
La Grecia, che arrivava dai preliminari con due sconfitte, ha dominato fin dal primo tempo imponendo ritmo, pressing e precisione offensiva, trascinata da un ottimo Tzortzatos in porta (14 parate, 59% di efficacia) e da un Argyropoulos in stato di grazia (4 gol). Il break di 8-0, che ha portato i greci sul 9-1, ha di fatto chiuso i giochi già nel secondo quarto, con l’Italia incapace di reagire con gioco corale o efficacia in superiorità numerica (7/17 complessivo, 0/6 iniziale).
Il Commissario Tecnico Sandro Campagna ha provato a cambiare uomini, assetti e portiere (spazio anche a Baggi Necchi), ma senza trovare soluzioni né solidità difensiva.
Con questo successo, la Grecia conquista l’accesso al penultimo atto del torneo, dove affronterà la Spagna, largamente vittoriosa sul Montenegro per 14-5. Nelle altre due sfide dei quarti di finale si sono riviste le semifinali dell’ultima Olimpiade: la Serbia, come era accaduto a Parigi 2024, ha avuto la meglio sugli Stati Uniti per 14-9, mentre l’Ungheria si è presa la rivincita sulla Croazia, sconfiggendola per 18-12.
Per l’Italia, ora, resta il cammino nelle finali di consolazione: troppo poco per una squadra reduce dall’argento mondiale solo un anno fa. Martedì alle ore 10:00 italiane il Settebello sarà impegnato contro il Montenegro.