Mondiali 2018, Uruguay: Suarez e Cavani punti fermi

Pubblicato il 2 giugno 2018 alle 10:00:06
Categoria: Notizie Calcio
Autore: Redazione Datasport

Il volto rassicurante dell'Uruguay è sempre lo stesso: alla guida della Celeste c'è ancora Oscar Washington Tabarez, che siede su quella (consumata) panchina dal 2006 e disputerà il terzo Mondiale da commissario tecnico. Un Mondiale che verosimilmente sarà anche l'ultimo, visto che nelle ultime due stagioni Il Maestro ha allenato in condizioni precarie: la malattia che l'ha colpito, una neuropatia cronica curabile solo con tanta fisioterapia, l'ha costretto a dirigere svariati allenamenti a bordo di una macchinetta elettrica, o a camminare con l'aiuto del bastone. 
Tutto questo non gli ha impedito di battere il record di panchine con la stessa nazionale (168, una in più del tedesco Herberger, che guidò Germania e Germania Ovest dal 1936 al 1964), e di qualificare l'Uruguay a un Mondiale che lo vede tra le possibili outsider: poche nazionali possono vantare un attacco come quello degli uruguagi, che schiereranno insieme Edinson Cavani e Luis Suarez, reduci dai consueti grappoli di gol con PSG e Barcellona. Il Conejo è chiamato a fare un grande Mondiale per cancellare dagli occhi di tutti la brutta immagine della scorsa rassegna, quando azzannò Chiellini e si vide infliggere una lunga squalifica. 
I due attaccanti guideranno un Uruguay nuovo, che dopo il fallimento nella Copa America Centenario (out nel girone con Messico e Venezuela) ha effettuato il tanto atteso ricambio generazionale: il leader del futuro è senza dubbio Josè Maria Gimenez, che affiancherà Godin al centro della difesa, ma c'è tanta Serie A nello scacchiere del Maestro. Torreira, Vecino e Bentancur si giocheranno le maglie da titolari in mezzo al campo con Nandez (Boca Jrs), e potrebbero ritagliarsi uno spazio importante anche Laxalt, De Arrascaeta e il prossimo talento della Celeste. Maxi Gomez è reduce da una grande Liga col Celta Vigo, e sarà il primo ricambio dei due big offensivi: basterà il mix giovani-esperti per riportare l'Uruguay ai fasti della semifinale raggiunta a Sudafrica 2010 e della vittoria nella Copa America 2011?