Christian Abbiati dice basta. Il portiere del Milan, che il prossimo luglio compirà 39 anni, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo, dopo un'onorata carriera professionistica durata 22 anni, di cui ben 15 nelle fila rossonere: una decisione sofferta ma sicuramente ponderata, comunicata alla vigilia dell'ultima giornata di campionato. Tutto è iniziato il 17 gennaio 1999 quando la celebre manata di Sebastiano Rossi a Bucchi, durante un Milan-Perugia, gli aprì la strada verso la porta, dalla quale poi non uscì più: strepitosa la sua parata nel ritorno col Grifone, proprio su Bucchi, che regalò alla squadra di Zaccheroni un incredibile Scudetto.
Abbiati, arrivato a Milanello nell'estate del '98 dopo tre stagioni al Monza e una al Borgosesia, diventa così il portiere titolare, seppur dal 2002 lascia il numero uno al neo-arrivato Nelson Dida: nelle prime sette stagioni al Milan mette in bacheca un altro tricolore, una Coppa Italia, una Champions, una Supercoppa italiana e una Supercoppa Europea. Poi, nell'agosto 2005, il club lo cede in prestito gratuito alla Juventus per sostituire Buffon, che si era infortunato alla spalla scontrandosi con Kakà nel Trofeo Berlusconi. Una stagione alla Vecchia Signora, con sei mesi da titolare nello Scudetto poi revocato e assegnato all'Inter, poi Torino e Atletico Madrid.
Il ritorno al Milan, nell'estate del 2008, è traumatico: nel marzo successivo, infatti, dopo essersi riguadagnato il posto da titolare, si scontra con Favalli e si fa male ai legamenti del ginocchio destro, infortunio più grave della carriera. Operato ad Anversa, si rivede in campo 10 mesi più tardi, e nella stagione successiva con Allegri torna ad essere protagonista assoluto con parate decisive che valgono il 18.o scudetto per il club di Via Aldo Rossi. Nell'agosto successivo arriva anche un'altra Supercoppa italiana, l'ultimo trofeo alzato da Abbiati che nelle ultime due stagioni ha ceduto il posto prima a Diego Lopez e quest'anno a Donnarumma: adesso per lui si ipotizza un futuro nello staff tecnico di Gattuso.