Il gol fantasma di Muntari in Milan-Juventus di sabato ha fatto infuriare i tifosi rossoneri. Ai sostenitori non più giovanissimi sarà sembrato di rivivere un incubo. Non è la prima volta, infatti, che il Milan si vede cancellare un gol evidente. Il precedente più clamoroso risale all'edizione 1988-89 di Coppa dei Campioni. Dopo avere pareggiato 1-1 a San Siro l'andata degli ottavi di finale contro la Stella Rossa di Savicevic e Stankovic, i rossoneri affrontano la difficilissima trasferta di Belgrado. La partita viene sospesa per nebbia (con gli jugoslavi in vantaggio 1-0) e viene recuperata il giorno dopo.
Si riparte dallo 0-0 e dopo pochi minuti succede il fattaccio: Vasilievic, difensore della Stella Rossa, svirgola clamorosamente il pallone e firma la più comica delle autoreti. La palla entra di mezzo metro (forse anche di più), ma l'arbitro tedesco Pauli non se ne accorge e l'azione prosegue tra l'incredulità dei giocatori e di Bruno Pizzul, che sta facendo la telecronaca della partita per la Rai.
Per la cronaca la partita terminerà 1-1, come all'andata, e il Milan conquisterà la qualificazione ai calci di rigore. La svista dell'arbitro Pauli porterà fortuna alla squadra all'epoca allenata da Arrigo Sacchi, che vincerà la Coppa dei Campioni nella trionfale finale di Barcellona vinta 4-0 contro la Steaua Bucarest.
