Il Milan è Campione d’Italia: 19° tricolore dopo 11 anni di attesa

Pubblicato il 23 maggio 2022 alle 10:05
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport

A Reggio Emilia il Milan è venuto il 22 maggio, 38a e ultima giornata di Campionato di Serie A, per vincere sul Sassuolo e conservare il distacco dall’Inter e vincere il 19° scudetto nella storia del Milan. Le strade davanti al “Mapei Stadium” sono state tutte rossonere; i tre quarti dello Stadio suddetto è stato riempito dai tifosi del Milan e lo Stadio a Reggio Emilia ha dichiarato la vendita dei biglietti sold out.

Il Milan ha ricordato sempre quando ci fu Capello al timone della squadra: il poker di scudetti dal ‘91-‘92 al ‘95-‘96. L’ultimo scudetto fu vinto dai Diavoli il 7 maggio 2011 con Allegra in testa e Ibra e Pato trascinatori.

In Serie A, le squadre retrocesse sono il Cagliari, il Genoa e il Venezia. La Salernitana ha perso 4 a 0 con l’Udinese, ma approda alla salvezza matematica per un punto di vantaggio sul Cagliari. Il Ds Walter Sabatini della Salernitana ringrazia tutto lo staff e ha avuto il riconoscimento di aver ricostruito la squadra durante il calciomercato invernale insieme a Davide Nicola. I giornalisti hanno chiesto a Sabatini se accetterà l’incarico di nuovo dall’imprenditore Danilo Iervolino: il ds in questione rimane possibilista.

Il Milan andrà in Champions League con Inter, Napoli e Juve.

IL MATCH –

LA partita è iniziata con la prima azione dei padroni di casa: Bernardi tira un calcio da lunghe distanze, ma senza impensierire Maignan, il portiere del Milan, proveniente dal Lille. Poi, Giroud ha fatto dei piccoli scatti verso la porta avversaria, per coordinarsi in volata con Leao, già dal 7’. Lo

schema di gioco utilizzato da entrambe le squadre è il 4-2-3-1, ma con tale modalità di gioco è più esperto la squadra rossonera, in quanto lo utilizza dall’inizio di questo Campionato. Leao insiste soprattutto nel primo quarto d’ora di gioco nel fare alcuni slalom in ogni angolo della zona rossa che, poi, potessero mettere in difficoltà sia Ferrari che Henrique. Al 17’ Leao esegue un cross per Giroud, il quale insacca senza che il portiere del Sassuolo Consigli non possa fare nulla. Al 32’ del primo tempo, Ferrari non tiene il confronto con Leao che riesce sempre dalla fascia sinistra a crossare la palla per Giruod, il quale ha fatto la doppietta del 2 a 0 per il Milan.

Il 3 a 0 è stato conquistato da Kessie per il Milan al 36’ per chiudere la partita: Krunic è stato fondamentale per fare possesso palla e rubare, dunque, la palla a Lopez per poi fare un assist per Leao, il quale ha passato il pallone a Kessie. Frank, con 223 presenze nel Milan, ha tirato direttamente in porta dagli 11 metri e chiude il match al 36’ del primo tempo.

Il Sassuolo si è visto in attacco solo al 43’ del primo tempo, con una doppia azione in velocità: colpisce Berardi dalla fascia destra contro Maignan, ma il compagno neroverde Frattesi, una frazione di secondo prima, dà una sorta di direzione con un colpo di testa alla sfera; poi, Maignan, ribatte il pallone con le mani e il Sassuolo ci riprova sempre con Berardi. Krunic s’immola con il proprio volto e manda la palla sopra la traversa, svenendo a terra senza alcuna conseguenza durante la partita. Krunic, avendo fatto una buona difesa della porta rossonera, uscirà al 27’ del secondo tempo in favore di Brahim Diaz.

Mister Pioli si concederà un ballo con i tifosi solo all’82’ della partita, quando ha notato l’estrema stanchezza dei giocatori avversari.

Stefano Pioli, nel post-partita, si è dichiarato orgogliosi dei propri giocatori e sapeva dentro di sé che ce l’avrebbero fatta. Mentre Pioli ha elogiato i propri giocatori, Maldini, il direttore sportivo del Milan, gli ha consegnato la coppa del “Best coach dell’anno”. Stefano Pioli è stato uno dei più eleganti allenatori in cui non ha mai urlato la propria disapprovazione, ma capace di farsi con lo sguardo qualsiasi giornalista che avesse fatto, durante il Campionato, domande troppo provocatorie. L’allenatore del Milan è stato presentato come una persona che si è sudato fino all’ultimo secondo la propria carriera, sempre a fianco dei giocatori – come in «La Repubblica» del 23 maggio c.a. –. Nessuno potrà dimenticare l’esonero subìto a Palermo il 31 agosto, o alcune discussioni private con Lotito da cui non è stato più accettato, o alcune incomprensioni con l’Inter nella Sua carriera: solo piccoli grandi pene per una passione che lo ha portato, oggi, a guidare il Milan con sapienza e determinazione. Pioli non è mai stato una persona che abbia eseguito un ordine senza che fosse stato d’accordo. In fin dei conti: un Suo amico, l’ex portiere Sorrentino Stefano, lo ha definito «una mosca bianca nel calcio isterico e sproporzionato». Dall’inizio del Campionato, ha sempre difeso

dalle critiche della stampa sia Maignan sia Theo Hernandez: il primo ha vinto il premio di “Miglior portiere dell’anno 21/22”; il secondo ha conquistato la coppa di “Miglior terzino dell’anno 21/22”.

Stefano Pioli ha ringraziato lo staff, i Suoi dirigenti e, soprattutto, i propri ragazzi per il traguardo raggiunto.

Alessio Dionisi, il Ct del Sassuolo, ha tenuto una conferenza stampa con il “Sassuolonews.net” in cui ha dichiarato che la propria squadra ha sottovalutato l’importanza della partita contro il Milan e hanno concesso alcuni goal di troppo “con superficialità”. Malgrado la non buona prestazione dei neroverdi, per Mister Dionisi, il Sassuolo rimane un’ottima squadra in cui i giovani calciatori sono cresciuti molto durante l’ultima Stagione 21/22.

Grazie dell’attenzione.

Katiuscia Lalla