Milan, Montolivo: "Coppa Italia obiettivo primario"

Pubblicato il 16 gennaio 2015 alle 09:25:51
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

"Vorrei cominciare a sollevare trofei, la Coppa Italia in tal senso è il nostro obiettivo primario". In un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Riccardo Montolivo analizza il momento del Milan e pensa al futuro: " Mi manca non avere ancora vinto niente ma ho comunque giocato una Confederations Cup, una finale europea e un Mondiale. Questo Milan poi non è paragonabile a quelli del passato, prima c'erano mostri sacri".

Sembra invece più difficile raggiungere al termine della stagione il terzo posto che permetterebbe di entrare direttamente in Champions: "Il Napoli mi sembra la squadra più attrezzata - rivela il capitano rossonero -. E' giusto che il presidente Berlusconi sogni in grande. Ma dobbiamo confrontarci con questa realtà. Lui ha un carisma indiscutibile e ogni visita ci rende felici e ci carica. Parlare con lui è stimolante. Ma il presidente non può risolvere tutti i problemi. L'Inter non la temiamo, anche se ha fatto acquisti importanti. Puntiamo ad arrivare prima di loro".

L'ex centrocampista della Fiorentina analizza i punti deboli del Milan e cosa manca ai rossoneri per lottare con le migliori: "Non riusciamo a restare concentrati per 90 minuti. Juve e Roma sono più forti. Ma con lo spirito operaio e crescendo sotto il punto di vista mentale possiamo giocarcela con tutti gli altri. Fatichiamo sempre contro le provinciali che si chiudono, forse anche perché davanti abbiamo dei contropiedisti".

Montolivo sembra avere le idee ben chiare sulla lotta allo scudetto: "Il tricolore lo vince la Juventus. Sono stufo delle polemiche arbitrali, spesso sono usate per coprire propri errori - continua -. E comunque non vedere un fuorigioco di 20 cm per me non è un errore, ma sono contento per l'introduzione della tecnologia sui goal fantasma".

Il capitano del Milan elogia poi il tecnico Filippo Inzaghi: "Ha grandissima autorità e non è scontato per un tecnico giovane, è una calamita per tutti noi. Mi ricorda il Prandelli della Fiorentina".  E su De Sciglio ed El Shaarawy: "Devono essere un po' più cattivi, ma sono un patrimonio per il Milan e per l'Italia. Il loro calo è fisiologico".

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