Dal suo ritorno in campo dopo il lungo infortunio, il Milan è tornato a disputare prestazioni positive ingranando punti. Riccardo Montolivo, in un'intervista a SportMediaset, rivela: "Tornare in campo è stato come un secondo esordio in Serie A. Il pensiero fisso, dal giorno in cui ero in ospedale, era quello. C'era grandissima emozione. Adesso il Milan si guardi allo specchio, per capire cosa vuol diventare".
Secondo il capitano rossonero, la squadra può arrivare in Champions a patto che mantenga la voglia vista in campo nelle ultime partite: "La sfida principale è con noi stessi, dobbiamo sacrificarci ed essere continui. Per la rosa che abbiamo siamo da prime posizioni a patto che resti questo spirito, altrimenti è dura".
Grande merito di questa buona prima parte di stagione va dato a Filippo Inzaghi: "Dà carica e determinazione, è un trascinatore, la qualità maggiore però è quella di imparare in fretta. In questi mesi si sono visti passi avanti da parte sua. E' una spunga che assorbe i consigli da tutti in modo esemplare, è una grande qualità importante".
Montolivo si concentra poi sui giocatori più rappresentativi in rosa e sul loro rendimento: "Menez sta diventando fondamentale per noi. Un consiglio ai giovani? C'è un exploit, poi il momento di down e lì il giocatore deve trovare l'equilibrio giusto, per tornare su. El Shaarawy? Vale per lui, ma anche per De Sciglio, per tutti coloro che hanno fatto un exploit iniziale. C'è sempre un momento in cui c'è la fase di adattamento, lì serve equilibrio".
Il capitano rossonero non nasconde, infine, il sogno di tornare a vestire la maglia della Nazionale: "Per me è una grandissima motivazione, non l'ho mai data per scontata ma prima mi riconquisto il Milan e poi l'azzurro".