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Milan, Montella: "Sono orgoglioso, ci servono pochi innesti"

Pubblicato il 4 maggio 2017 alle 09:03:22
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Vincenzo Montella è sereno nonostante gli ultimi risultati negativi ed è orgoglioso per avere in mano il "suo" Milan, a prescindere dalla classifica. "Questa squadra, pur con i suoi difetti, piace al nostro pubblico che dà costante dimostrazione di questo. Io per questo sono orgoglioso di allenare il 'mio' Milan. Gli ultimi risultati? C'è stato un cambiamento importante, bisogna trovare un nuovo equilibrio", ha detto.
 
Nell'intervista al 'Corriere dello Sport' il tecnico si riferisce al cambio di proprietà con l'avvento di Yonghong Li dopo del quale è arrivato il pari nel derby, la sconfitta interna con l'Empoli e l'1-1 di Crotone: "Sì, inevitabilmente è successo qualcosa, anche se per gran parte della stagione tutti avevamo garantito la massima attenzione. Si tratta di situazioni normalissime, inevitabili. La nuova proprietà? La società sta facendo tutto nella massima accortezza, non è mai cambiato alcun equilibrio. Yonghong Li e Han Li mi ispirano fiducia. Io sono molto sereno".
 
Montella sa che la partita di domenica sera con la Roma e quella successiva con l'Atalanta potrebbero essere decisive per l'Europa, ma l'aeroplanino resta tranquillo: "La classifica, alla fine, rispecchia quasi sempre i valori di una squadra. Dovremo andare a riprenderci i punti persi nelle prossime due partite per poter chiudere la pratica Europa League. Ultima spiaggia con la Roma? No, siamo sesti e abbiamo ancora un vantaggio di 3 punti". 
 
Parlando di mercato aggiunge: "Il 1° luglio vorrei rivedere tanti ragazzi che ci sono oggi qui con me a Milanello. Credo che con pochi innesti quelli che ci sono oggi potrebbero fare ancora meglio. Molti dei miei calciatori sono migliorati. La loro volontà e i sacrifici si sono visti, i giovani hanno fatto molto bene. Sono fiero di loro a prescindere dalla posizione in classifica". Infine una battuta sugli attaccanti, visto che si parla di Aubameyang, Morata, Kalinic e persino Dzeko: "Dzeko? Io sceglierei gli attaccanti piccoli perché sono più furbi. Il bomber ideale? Ne esiste uno solo: quello che sa segnare tanti gol".