"Sì, sono pronto a tornare al Milan". Parola di Zlatan Ibrahimovic che, al telefono con Adriano Galliani, ha dato la sua disponibilità a vestire nuovamente i colori rossoneri. L'ad di via Aldo Rossi, si sa, è un maestro di persuasione e anche stavolta, grazie pure all'intermediazione di Mino Raiola, la sua opera sembra essere andata a buon fine. Certo, si tratta solo di un primo passo, ma fondamentale visto che l'attaccante si è detto disponibile a ridursi lo stipendio sino a 7,5 milioni: ora Galliani deve volare in Francia e convincere il Psg a cedere il giocatore.
Andarci con in tasca il sì del giocatore è tutta un'altra cosa. Tra l'altro il presidente dei parigini Al-Khelaifi, che tre anni fa acquistò dal Milan il giocatore per una cifra intorno ai 20 milioni di euro, sembra orientato ad impostare la squadra su altri cardini e non più sullo svedese, uno che accentra su di sé il gioco di un'intera squadra. Tutt'altra però la situazione dei rossoneri, che hanno bisogno di un "giocatore-sicurezza" come Ibra, 34 anni ad ottobre, per tornare il prima possibile in Champions: un'altra stagione senza coppe sarebbe economicamente un disastro.