Poco più di una settimana fa il Milan attendeva la sentenza dell'UEFA, che l'ha poi escluso dall'Europa League 2018-19, e a qualche giorno di distanza da quella prima data-chiave, i rossoneri si apprestano a vivere quest'oggi una nuova giornata decisiva per il futuro del club. Entro la serata odierna, infatti, Yonghong Li dovrà versare i 32mln che il fondo Elliott aveva anticipato per l'aumento di capitale richiesto all'improvviso dai soci, che volevano testare le disponibilità economiche del patron rossonero: Li, agendo come lo studente che prepara l'esame in extremis si è preso fino all'ultimo giorno, ma dovrebbe aver reperito il denaro e sarebbe pronto a versarlo. Anche perchè, in caso contrario, Elliott subentrerebbe alla guida del club e lo priverebbe di ogni potere, gestendo in prima persona ogni trattativa per la cessione della società e ogni mossa futura.
Uno scenario che Li vuole evitare, così da poter continuare a rialzare il prezzo per l'acquisto del club e tenere sotto scacco i possibili acquirenti (almeno fino a ottobre, quando dovrà restituire gli oltre 300mln prestati da Elliott, e verosimilmente arriverà il definitivo takeover del fondo). E proprio sulla questione-cessione del club non si registrano novità: Commisso è in regime di silenzio e non si muoverà di un dito dall'ultima offerta, che prevedeva 500mln complessivi per ripianare i debiti con Elliott e gestire l'attuale calciomercato, ma non sarebbe l'unico acquirente. Sullo sfondo ci sono sempre i Ricketts e Ross, proprietario dei Miami Dolphins, che però stanno sondando con Elliott e non con Yonghong Li, e così nelle ultime ore si è parlato di un mister X asiatico: una pista che al momento ha scarso fondamento, e che lascia il Milan in balia degli eventi. Intanto, Fassone e Mirabelli trattano la cessione di Kalinic all'Atletico Madrid: il suo addio aprirà le porte a Zaza, per cui c'è già l'accordo col Valencia (prestito con obbligo di riscatto a 20mln).
