Milan, Gattuso: "Non sono morto. Voglio 23 cani arrabbiati"

Pubblicato il 27 ottobre 2018 alle 16:00:00
Categoria: Notizie Calcio
Autore: Michele Nardi

Le sconfitte con Inter e Betis Siviglia sembrano aver minato le certezze del Milan. Gattuso lo sa e chiede ai suoi una reazione di personalità contro la Sampdoria domani: “La Samp è una squadra solida che ha subito pochissimi gol. Dobbiamo essere bravi a tenerli nella loro trequarti e a metterli in difficoltà. Ci sarà da faticare tantissimo. Sono allenati da un grande allenatore. Voglio solo vedere 23 leoni. Via la tattica e ciò in cui credo. Voglio una squadra disposta a soffrire e far di tutto per vincere. Voglio 23 cani arrabbiati”.

È tutta giocata sul piano delle motivazioni la scossa che Gattuso vuole dare all’ambiente rossonero e il tecnico non vuole essere percepito come a fine corsa: “In realtà non lo sono. So cosa posso dare a questa società. Purtroppo capitano partite come l'ultima in Europa League in cui non si riesce a fare nulla di quello che avevamo preparato. È stata una grossa delusione per me ma domani mi aspetto una reazione importante. È come se giocassimo col freno a mano tirato mentre dovremmo avere più spensieratezza”.

Giocare con la mente sgombra è importante così come allenare: “Questi ragazzi devono capire che la società ha sempre dato fiducia, anche prima della partita avevo parlato con Gordon Singer e ieri con Leonardo e Maldini. Sono sempre presenti, sono sempre con noi e con i ragazzi. Dobbiamo solo lavorare perché quello che stiamo facendo non basta, non possiamo mollare ad ottobre altrimenti diventa ancora più difficile. Via gli alibi e prendiamoci le responsabilità, io non difendo nessuno ma serve che tutti facciano qualcosa in più”.

Gattuso difende l’uomo simbolo del nuovo Milan, Higuain: “Quando una squadra non funziona anche uno come lui paga perché gli arrivano pochi palloni, bisogna aiutarlo di più, da lui però mi aspetto meno nervosismo in campo e più coraggio infuso nei suoi compagni: deve perdere energie ma non protestando. Ha tutte le regole per essere il leader di questa squadra”.