Milan, Gattuso: ''Bonucci via? Deve parlare con la società e decidere del suo futuro. E su Mirabelli...''

Pubblicato il 24 luglio 2018 alle 10:37:11
Categoria: Serie A
Autore: Marco Corradi

Il Milan prosegue la preparazione in vista della nuova stagione, e nella notte italiana è approdato ufficialmente negli States, dove vivrà la propria tournée e giocherà contro il Manchester United il 26 luglio alle 5 italiane. Ringhio Gattuso ha subito tenuto una conferenza stampa a Los Angeles, e ovviamente gli argomenti caldi sono stati le questioni societarie e Leonardo Bonucci: da un lato il rimpasto che ha portato all'addio di Fassone e all'imminente risoluzione contrattuale di Mirabelli (il nuovo board vedrà Gazidis ad, Gandini dg, Leonardo dt e forse un ds: si parla di Giuntoli) dopo l'arrivo di Elliott, dall'altro la possibile partenza del capitano, accostato alla Juventus in un suggestivo (e difficile, viste le modalità dell'addio) ritorno in bianconero. Si parte da Bonucci, e Gattuso è criptico, anche se qualche segnale sulla non permanenza del capitano viene lanciato tra le righe: ''Ho parlato con Bonucci. Ha avuto un confronto con me e non vi rivelerò ciò che ci siamo detti, ma io non sono il club: dovrà parlare coi dirigenti, ma finchè vestirà questa maglia - prosegue Ringhio - voglio vedere il Leonardo di questi quindici giorni. Un grande professionista, che tira e sprona il gruppo. La sua cessione? Se il giocatore lo chiede esplicitamente, bisognerà affrontare il discorso: fino ad allora, il gruppo e l'allenatore hanno il dovere di fare di tutto per convincere gli scontenti a rimanere''. 

Si passa poi alle questioni societarie: ''Non ho ancora parlato con la nuova proprietà. Bisogna dare merito al gruppo, stiamo lavorando da due settimane e non ci siamo fatti influenzare dal clima esterno - spiega il tecnico -. Siamo dipendenti del Milan, abbiamo dei contratti e non dobbiamo cercare alibi. Se ci saranno linee nuove da seguire, lo faremo per il bene del Milan, ma per il momento lavoriamo come sempre''. Gattuso ha parlato anche dell'ormai partente Mirabelli, che dovrebbe risolvere quest'oggi il contratto coi rossoneri: ''Gli sarò sempre grato, se sono diventato l'allenatore del Milan è merito suo e di Fassone, che mi hanno dato una grande possibilità. Però sono un professionista, e anche se c'è rammarico devo guardare avanti e continuare a lavorare''. In chiusura, un commento all'imminente sfida contro lo United di Mourinho: ''La sfida contro lo United? Sembra che siano passati 50 anni da quando giocavo io. Oggi guardo il calcio con un'altra visione, prima era tutto più facile e ora è tutto più complicato perchè devo preparare le partite e non solo viverle. Giocare queste sfide è un onore, dovremo mettercela tutta per evitare figuracce''.