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Nel giorno del raduno a Casa Milan, la Curva Sud sferra un altro, pesantissimo attacco nei confronti di Adriano Galliani. Pur non nominando mai l’amministratore delegato, gli ultras rossoneri si schierano apertamente dalla parte di Barbara Berlusconi e imputano a Galliani l’ultima fallimentare stagione, la peggiore dell’era Berlusconi: “Abbiamo un dirigente che dice che la società non ha soldi per il mercato e poi la 'ricatta' chiedendo 60 milioni di buonuscita per lasciare, un dirigente su cui dallo scorso anno abbiamo voluto dire la nostra - recita un volantino diffuso dalla Curva Sud nel piazzale antistante la nuova sede del Milan -. Un dirigente che fa manovre di mercato come quella di Matri, strapagato e poi regalato per liberarsene al più presto. Lo stesso dirigente che ha preso Seedorf in tutta fretta a gennaio per poi dargli il benservito a fine stagione coprendolo di soldi figli dell'enorme contratto che gli era stato fatto firmare. Questo solo per citare due degli innumerevoli casi degli ultimi anni”.
Nel comunicato traspare con chiarezza la volontà degli ultras milanisti di appoggiare la nuova politica societaria rappresentata da Barbara Berlusconi: “ Ci sorprende che il presidente non abbia ancora sistemato definitivamente le situazioni societarie che durante la scorsa stagione hanno creato una guerra intestina tra chi vuole portare il cambiamento e le innovazioni all'interno del Milan e chi invece vuole continuare a portare avanti i propri interessi proseguendo su una linea che ci ha portati alla situazione attuale – si legge ancora -. Siamo qui oggi per sostenere i nostri colori e la nostra maglia, non dimenticando di certo quanto avvenuto lo scorso anno: una delle peggiori stagioni dell'era Berlusconi, con un distacco di 45 punti dalla prima in classifica, e l'esclusione da tutte le competizioni europee. Con la beffa finale dell'aumento del prezzo degli abbonamenti, che ci sembra quantomeno ingiustificato. Aspettiamo a questo punto le nuove evoluzioni facendo quello che sappiamo fare meglio, sostenere il nostro Milan a ogni costo. Un anno di rabbia. Tornare grandi. Tornare il Milan!".