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Il rinnovo di contratto di Philippe Mexes fino al 30 giugno 2016 sta creando qualche imbarazzo in casa Milan. Il 33enne difensore francese, che indossa la maglia rossonera dal 2011, non ha mai convinto del tutto: ad alcune buone prestazioni, infatti, ha sempre alternato improvvisi blackout ed evidenziato pesanti limiti caratteriali che spesso lo hanno portato in campo ad atteggiamenti fuori dalle righe (vedi l’aggressione a Mauri in Lazio-Milan dello scorso 24 gennaio che gli costò quattro giornate di squalifica). Con l’approdo di Sinisa Mihajlovic in panchina sembrava che l’avventura milanista di Mexes fosse giunta al capolinea.
Secondo le indiscrezioni degli ultimi giorni, infatti, il tecnico serbo non sarebbe stato del tutto convinto non tanto delle qualità tecniche del giocatore, quanto della sua lucidità e della tenuta nervosa. L’addio del francese, quindi, sembrava scontato. Invece, improvvisamente, nella giornata di ieri il Milan ha annunciato il rinnovo di un anno dell’ex difensore della Roma. Una decisione che, a quanto si apprende, sarebbe stata presa direttamente dal presidente Silvio Berlusconi, rimasto piacevolmente sorpreso dalla grinta dimostrata dal giocatore durante la scorsa stagione. Il caso Mexes può essere perciò considerato come il primo attrito tra Berlusconi e Mihajlovic, con l’ex tecnico della Samp che sarebbe stato costretto suo malgrado ad accettare una decisione impostagli dall’alto. Il presidente, infatti, avrebbe telefonato personalmente a Miha chiedendogli la conferma del giocatore.
E’ anche vero, del resto, che la decisione del Milan di riconfermare Mexes ha una sua logica dal punto di vista tecnico e può anche essere vista come una precauzione nel caso in cui la trattativa con la Roma per l’acquisto di Romagnoli dovesse fallire. Al momento il club rossonero ha in rosa cinque difensori centrali: Alex, Paletta, Ely, Zapata e, appunto, Mexes. Con Alex in partenza ed Ely da verificare, il francese viene considerato il classico giocatore d’esperienza su cui fare affidamento. Nonostante tutto.