Il bilancio di Cristian Brocchi sulla panchina del Milan finora non è felice - una vittoria, due pareggi e una sconfitta -, il club rischia di restare fuori dall'Europa e il futuro è molto incerto. Il tecnico però reagisce con forza: "Allenare in Serie A non è facile per me nè per nessuno. Nè è facile essere attaccato senza logica, ma non posso mettere a tacere le critiche a prescindere. Devo andare avanti. Sono qui perchè ho un amore grande per queste società e sto facendo il massimo delle mie potenzialità".
Brocchi aggiunge: "Non ho mai pensato che fosse facile. Ho sempre pensato che fosse bello, entusiasmante, che potesse darmi qualcosa di unico. Sto vivendo emozioni incredibili, con estrema serenità e massima determinazioni". A questo proposito il tecnico rossonero va oltre le voci sui possibili successori, da Pellegrini a Montella: "Non ho il tempo di pensare a quello che sarà. Ho tempo per pensare a partite, il resto non mi riguarda. Ora per arrivare in Europa League ci servono due vittorie per forza. Devo concentrarmi sul presente e sperare che i ragazzi mettano in campo quanto preparato in settimana".
Brocchi fa trasparire ottimismo in vista del Bologna anche perchè secondo lui ci sono stati aspetti positivi anche nel match col Frosinone finito 3-3: "E' normale che i risultati condizionino le valutazioni delle singole partite. Ma, al di là degli errori singoli, lasciando fuori le critiche a prescindere, domenica c'è stato qualcosa in più. Tutelerò sempre i miei giocatori, per me fino alla fine della stagione sono i più forti di tutti".
Infine un punto sugli infortunati, a partire da Niang: "Bisogna capire se potrà essere a disposizione. Domenica avrà un test importante, vedremo se da settimana prossima potrà tornare ad allenarsi in gruppo. Se starà bene, lo valuterò in base a quello che mi farà vedere sul campo. Abate dovrebbe tornare subito, Bonaventura ha già ripreso a correre, mentre Menez dovrebbe tornare in gruppo lunedì. L'unico su cui non posso dire nulla è Antonelli".