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Idee chiare. A partire dalla filosofia Milan che deve venire prima di ogni altra cosa. Lo dice senza mezzi termini Cristian Brocchi nella consueta conferenza alla vigilia del suo esordio sulla panchina rossonera: "Finchè ci sarò io - dice Brocchi - la prima cosa è pensare al Milan, voglio un gruppo che utilizzi il tempo per dimostrare che indossare la maglia del Milan è importante e che riporti il Milan dove merita". La maglia, e poi il gruppo che viene prima dei singoli: "Ho parlato con tutti i giocatori - speiga Brocchi -, il mio lavoro non sarà semplice, ma sarà molto bello ed entusiasmante. Per me è più importante il gruppo piuttosto che il singolo giocatore".
Se il gruppo è più importante, Brocchi non si tira tuttavia indietro quando gli si chiede dei singoli: a partire da Balotelli, passando per Honda e Bonaventura: "Mario? L'ho visto voglioso, adesso dimostri quanto è legato a questo maglia - dice Brocchi -. Jack (Bonaventura, ndr) ha le caratteristiche per fare il trequartista, come Honda che al pari di tutti gli altri avrà il compito di mettermi in difficoltà. Ma non sono importanti le posizioni, piuttosto lavorare sui principi di gioco".
Detto che il Milan di Brocchi prediligerà il 4-3-1-2, l'ex centrocampista di Lazio e Inter assicura: "Non ho nessuna intenzione di stravolgere niente, non sono pazzo - dice Brocchi -. Sarei presuntuoso se domani si vedessero subito le mie idee. I maghi non esistono. Domani voglio vedere un 5% da parte dei ragazzi di avvicinamento alle mie richieste in settimana. Questo vorrebbe dire di avere la consapevolezza di iniziare un percorso. Non parlo solo dal punto di vista tattico, ma anche di atteggiamento". Idee chiare, prima che a parlare sia come sempre il campo.