La presentazione tanto attesa dai tifosi del Milan è finalmente arrivata. Leonardo Bonucci ha posato questa mattina in Cina con la nuova maglia rossonera al fianco dell'ad Fassone e del ds Mirabelli. Il club di via Aldo Rossi ha scelto il canale social Weibo, molto diffuso nel paese asiatico, per le prime parole ufficiali dell'ex juventino. Dopo alcune polemiche, Bonucci ha voluto chiarire la scelta del numero di divisa, il 19 strappato a Kessié: "È stato creato un qualcosa che va oltre quello che è la realtà. Io sono entrato in punta di piedi nello spogliatoio e ieri con Franck ci siamo accordati. Lo ringrazio perché è un ragazzo sensibile e intelligente. Mi ha lasciato il 19 che per me è un numero importante".
Bonucci al Milan è, fin qui, il trasferimento pià importante di questo mercato estivo in Italia e il difensore vuole ripagare la fiducia del Milan: "Ora andiamo insieme verso un unico obiettivo, arrivare a quell'impossibile che tutti vogliono. Continuare la mia strada con questo numero, un numero sul quale ho fatto affidamento nei momenti difficili della mia carriera e della mia vita personale, per me è importante".
Secondo Bonucci, la squadra rossonera non deve porsi limiti negli obiettivi: "L'arrivo a Milano e le parole di sostegno che mi hanno dato i tifosi del Milan mi hanno dato entusiasmo. La società ha fatto grandi investimenti sul mercato grazie all'occhio lungo di Fassone e Mirabelli. Adesso sta a noi aumentare l'entusiasmo della gente con le vittorie. Sui miei social ho scritto 'Uniti si può vincere' perché la forza della squadra è grande. Speriamo di far indossare di nuovo al Milan l'abito importante che questo club merita".
A riprendere le parole del difensore ci pensa il direttore sportivo Mirabelli: "Da oggi il nostro slogan deve essere 'Nulla è impossibile'. Sappiamo che abbiamo costruito bene questa squadra e ora avrà bisogno del suo tempo, ma andiamo avanti tutti con questo motto". Mentre l'amministratore delegato Fassone accoglie così Bonucci: "Per Leo non servono presentazioni. Per noi è uno straordinario rinforzo fortemente voluto. E nato da un'idea quasi impossibile, sviluppato con alcune chiacchierate fatte con Mirabelli. Devo essere sincero: già alla prima telefonata Leo mi ha detto che nulla è impossibile, e da quel momento in poi le cose sono procedute abbastanza velocemente. Intanto colgo l'occasione per ringraziare Kessié per la sua disponibilità a nome della società". Al centrocampista ivoriano ex Atalanta andrà invece la maglia numero 79.