MILAN ANCORA A... PICCO CONTRO LO SPEZIA!

Pubblicato il 13 maggio 2023 alle 23:05
Categoria: Serie A
Autore: Redazione datasport.it

La Spezia si conferma, ancora una volta, trasferta indigesta per i colori rossoneri: come accaduto tre stagioni fa, i milanisti soccombono al “Picco” per 0-2 al termine di un match combattuto che ha visto prevalere i liguri con i due gol decisivi, arrivati nel finale. Il Milan ha pagato oltre misura le troppe assenze e l’imminenza del return-match della semifinale di Champions League contro l’Inter che, a questo punto, vale un’intera stagione. Davvero deludenti, in particolare, Origi e Rebic che non hanno mai creato problemi a una retroguardia tutt’altro che irreprensibile come quella spezzina.

Eppure, la squadra di Pioli non era partita male come testimoniano il clamoroso palo colpito in avvio da Tonali e le conclusioni di Theo Hernandez e Pobega disinnescate dall’attento Dragowski. Lo Spezia si faceva vedere solo in ripartenza, grazie alle scorribande del duo Giasy-Nzola e con alcune conclusioni su palla inattiva di Reca. Il tempo si concludeva senza altri grossi sussulti e con l’ammonizione di Amian che salterà la prossima, decisiva sfida con il Lecce in cui i bianconeri si giocheranno le proprie chance di salvezza.

Sicuramente più vivace il secondo tempo che si apriva con i liguri in attacco e i rossoneri che – dopo aver fatto sfogare gli avversari – provavano a rendersi pericolosi con Brahim Diaz che saliva in cattedra, colpendo il secondo legno di giornata, seppur da posizione decentrata. Pioli iniziava poi il valzer delle sostituzioni, richiamando in panca lo stesso spagnolo, Saelemaekers (anche oggi in ombra) e Theo Hernandez per risparmiarli in vista del super-match di martedì prossimo, ma la scelta si rivelava fatale.

I campioni d’Italia in carica infatti sparivano letteralmente dal campo e lo Spezia ne approfittava per rendersi pericoloso con Giasy, Nzola e Reca che a turno impegnavano Maignan. E sugli sviluppi di un corner, arrivava il gol che spezzava l’equilibrio: Amian colpiva il palo di testa, e sulla ribattuta Wisniewski era lesto a ribadire in rete con la difesa milanista che stava colpevolmente a guardare. I rossoneri non reagivano e anzi, nel finale, subivano addirittura il raddoppio: lo scatenato Nzola era bravo a conquistarsi una punizione dai 25 metri ed Esposito con una parabola tesa e precisa la metteva nell’angolino alto alla destra di Maignan, con il portiere francese vanamente proteso in tuffo. Era il gol che spegneva ogni velleità di rimonta ai milanisti che, se si eccettua, qualche palla lunga e le sportellate di Giroud, non costruivano davvero nulla.

Terminava così in gloria per gli uomini di Semplici cui, evidentemente, le formazioni di Milano portano bene se pensiamo che al “Picco” quest’anno ci ha lasciato le penne anche l’Inter: i bianconeri salgono a quota 30, agganciando temporaneamente il Verona, e rilanciano con prepotenza le proprie ambizioni di salvezza. Lo scontro diretto con il Lecce assume il significato del “dentro o fuori” per i liguri apparsi rigenerati, dopo un periodo in cui le brutte prestazioni non hanno portato punti.

Per il Milan, invece, si complicano maledettamente le cose in classifica: in attesa di sapere cosa faranno Inter, Juve e Roma, i rossoneri si inchiodano a quota 61 e sperano che l’infermeria si svuoti in vista del secondo euroderby di Champions, magari recuperando Leao che sta mancando tantissimo quale terminale offensivo. Nel prossimo turno, al “Meazza-San Siro” arriva la già retrocessa Sampdoria e i tre punti saranno d’obbligo per i rossoneri, se vorranno presumibilmente partecipare anche alla prossima edizione della “coppa dalle grandi orecchie”.


a cura di Francesco Montanino