Calcio in lutto: è morto Mario Macalli. Il ricordo di Sergio Chiesa

Pubblicato il 3 gennaio 2022 alle 10:00
Categoria: Serie C
Autore: Redazione Datasport

E' morto a 84 anni Mario Macalli da Cremona, per lunghi anni signore e padrone di Serie C, Lega Pro, Semi-professionisti, Professionisti insomma quello che veniva ed è chiamato il Calcio delle cento città. Un settore che nel rutilante mondo del calcio non era troppo amato ma che alla fine portava voti ed interesse da quella categoria di veri appassionati del calcio. Le due partite di Serie C in fondo alla schedina erano di sicuro più importanti di quelle 11 che venivano prima. Ho fatto tanto per la Serie C di Macalli: introduzione del tempo reale nella comunicazione in RAI a tutto il calcio minuto per minuto, presenza dei risultati nell'edizione serale dei TG Regionali della tabella con classifica, presenza della Serie C1 e C2 nelle comunicazioni di Televideo RAI. Insomma insieme al redattore della RAI Mauro Mosconi abbiamo dato nobiltà a questi campionati e abbiamo fatto in modo che l'interesse per la parte agonistica si trasformasse in incremento di ricavi per le società.

Il padre padrone della Serie C Mario Macalli da buon conservatore non ha mai capito il passaggio che più si investiva in comunicazione più si aveva potere. Poco male perchè con la sua gestione, gli sparpagliati presidenti della Serie C1 e C2 sono stati tenuti insieme per 18 lunghi anni dando solidità al calcio e permettendo alla Serie A e B di avvantaggiarsi della loro posizione di professionisti. Quindi, grande ammirazione per la sua gestione che ha comunque rallentato tutto lo sviluppo, ma i tempi e le persone non l'avrebbero e non l'hanno permesso.

Da ormai da tanti anni si parla di Lega Pro, un organismo visto come organizzativo e non strategico per lo sviluppo del calcio. Si stanno facendo parecchi esperimenti di carattere normativo ma se non si riducono le squadre e si danno regole precise sulla loro gestione non si arriva lontano. Adesso rispetto a quando il commercialista di Cremona gestiva questo settore c'è la televisione. Una ameba senza arte ne parte che non serve al movimento se son per gettare fumo negli occhi a chi si avvicina per attivare sinergie economiche. Adesso tutto è passato con l'attivazione dell'E-sport alla gestione dei tifosi da parte di gruppi privati. Tifosi sempre sparsi e spersi sul territorio delle cento città. Grazie Mario Macalli per il tuo grande impegno e per la dedizione alla causa non sempre condivisibile ed apprezzabile ma frutto di un grande amore per lo Sport

Sergio Chiesa - Direttore DataSport