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Josè Mourinho si è arreso dopo un anno e mezzo di litigi e incomprensioni, Roberto Mancini non ha ancora perso le speranze: il tecnico del Manchester City crede ancora in Mario Balotelli. "Con Mario tutti hanno una pazienza infinita - dice l'ex tecnico dell'Inter in un'intervista a 'Repubblica' - anche qui l'hanno sempre aiutato e gli vogliono un gran bene. Lo capisco, ha 20 anni e a quell'età si possono fare fesserie. Ma è arrivato il momento che si aiuti da solo, che capisca i suoi errori. Altrimenti rischia di buttare via il suo talento immenso: quest'anno ha segnato gol meravigliosi. Pensi solo a esprimere le sue qualità, lasciando da parte il resto. Altrimenti iniziano a prenderlo di mira tutti, a cominciare dagli arbitri"
Sabato c'è il derby ma Mancini non si sbilancia sul pronostico: "Peccato che non ci siano Lucio e Ibrahimovic - è la premessa del manager del City - sarebbe stato bello vedere tutti i migliori in campo. Il Milan senza Ibra perde molto, però anche Pato, Robinho e Cassano possono trovare la giocata decisiva. Mancano tante partite alla fine, ma se vince il Milan andrebbe a +5, e col vantaggio psicologico di aver battuto la rivale più insidiosa. Ma anche se vince l'Inter è importante: battere il Milan e scavalcarlo in classifica dopo un lungo inseguimento avrebbe un valore enorme. Non sarà decisivo solo in caso di pareggio".
Mancini difende Rafa Benitez: "Ha pagato gli infortuni - lo giustifica il tecnico - non è uno qualsiasi, è un grande allenatore, se avesse avuto tutti i giocatori sani, adesso l'Inter sarebbe prima in classifica e per distacco". Per quanto riguarda la serie A Mancini vede "un campionato più povero. Bisognerebbe ricominciare a portare in Italia i grandi talenti e la gente allo stadio. Bisognerebbe costruire nuovi stadi: quelli attuali sono allucinanti. La Juve è l'unica che si è portata avanti - conclude Mancini - e vedrete che avrà innegabili vantaggi dall'avere uno stadio tutto nuovo e tutto suo".