*/
 

Lippi: "Io alla Juve? Mai dire mai"

Pubblicato il 24 aprile 2011 alle 08:19:53
Categoria: Calciomercato
Autore: Redazione Datasport.it

Juventus, Nazionale, Del Piero, Allegri, il ritorno in panchina. Marcello Lippi, ex allenatore dei bianconeri e ct degli azzurri campioni del Mondo 2006, si racconta ai microfoni di Sky Sport.

In particolare il tema caldo è quello sul suo eventuale ritorno sulla panchina della Juventus. "La Juve? Si, c'è stato un riavvicinamento: una prima offerta dalla precedente proprietà come allenatore e poi nel recente passato in un'altra veste. Ho rifiutato perché non ero pronto per tornare a fare l'allenatore, perché volevo staccare la spina dopo la debacle ai Mondiali 2010".

Lippi comunque non se la sente di escludere un suo "terzo governo" sulla panchina bianconera: "La Juventus ha le idee chiare. C'è una nuova gestione, con Andrea Agnelli a fare il Presidente: ha tanto entusiasmo, tanta capacità. Nella vita, però, non bisogna mai escludere niente, perché sono situazioni, ambienti e persone alle quali non si direbbe mai di no. Quindi mai dire mai".

Le voci che si sono susseguite negli ultimi mesi, soprattutto con la nuova presidenza, vorrebbero l'ex ct. della Nazionale sulla panchina della nuova Roma di DiBenedetto. Il tecnico risponde piccato: "Pura fantasia, anzi, ne approfitto per rispondere a Ranieri, perché non gli ho mai risposto: lui era impegnato a lavorare con la sua squadra, con tanti problemi, ma anche con grandi soddisfazioni, e vedeva ombre dove non c'erano, perché io non ho mai parlato con nessuno della Roma. Non gli avrei mai rubato la panchina, ma allo stesso tempo ho detto e ripetuto più volte che non sarei mai andato ad allenare i giallorossi".

Lippi pronuncia poi il nome del sue erede, un'affermazione già fatta qualche giorno fa: "Ho detto di recente che mi rivedo molto in Allegri perché come lui andai alla Juve quando avevo 46 anni, avevo il suo entusiasmo e la sua concretezza. Lui è riuscito a trasmettere alla squadra questa grande voglia".

Le sue ultime parole sono la risposta ad una precisa domanda: "Io allenatore nel 2011? Probabile. Italia o estero? 100% estero. Anzi, no, diciamo 98%".