Liga: no dei giocatori alla partita negli USA, potrebbe scattare lo sciopero

Pubblicato il 23 agosto 2018 alle 10:58:00
Categoria: Notizie Liga
Autore: Redazione Datasport

Qualche giorno fa la Liga ha annunciato una svolta epocale, svelando di aver firmato un interessante accordo con la multinazionale Relevent (che organizza anche la International Champions Cup), che porterà il campionato spagnolo negli States: nella fattispecie, una gara a stagione della Liga verrà disputata negli USA, un'idea che dovrebbe partire già dalla stagione attualmente in essere, e andrà avanti per i prossimi 15 anni. Il primo match spagnolo negli States, o almeno questo è quel che sperano gli organizzatori, potrebbe essere un Clasico tra Real Madrid e Barcellona, ma la novità non è stata accolta con entusiasmo dalla componente più importante del campionato. I calciatori erano entrati in stato di agitazione sindacale dopo la decisione di Tebas e della Liga, e nella giornata di ieri, dopo un vertice tra i capitani del massimo campionato e l'Assocalciatori spagnola (AFE, Asociacion de Futbolistas Espanoles), hanno rilasciato dichiarazioni al vetriolo.

All'incontro erano presenti anche Sergio Ramos e Sergio Busquets (vicecapitano del Barça), che hanno fatto fronte comune coi rappresentati degli altri club. E le dichiarazioni di David Aganzo, ex attaccante di Rayo e Racing nonchè attuale presidente dell'AFE, potrebbero portare a uno scontro interno al calcio spagnolo: ''Per noi è giunto il momento di dire basta. I calciatori sono stanchi, siamo i protagonisti e non veniamo tenuti minimamente in considerazione: non riceviamo rispetto, i capitani sono indignati e sono molte le cose da sistemare. I calciatori non sono d'accordo nel prendere decisioni unilaterali, a maggior ragione quanto la decisione riguarda la disputa di partite fuori dalla Spagna - prosegue Aganzo -. Qualcuno dimentica che noi siamo i protagonisti di questo gioco, insieme ai tifosi e agli arbitri. L'accordo firmato per 15 anni con la multinazionale statunitense è stata una mancanza di rispetto, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: non siamo stati neppure consultati, e tutti i giocatori sono contrari all'unanimità. Per quel che riguarda i club, sono divisi, ma io devo fare gli interessi dei calciatori. Siamo disposti a tutto per far sentire la nostra voce''. E infatti, i giocatori sarebbero pronti a una mossa eclatante: uno sciopero generale per protestare contro l'ennesima decisione unilaterale della Liga: anche i capitani di Real e Barça hanno dato il loro imprimatur a questa mossa, che potrebbe scattare nelle prossime settimane, se la Liga non accetterà di sedersi a un tavolo coi giocatori.