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"Io, Ribot – Nicola Melillo – Limina editore – Pag. 138 – Euro 15.00
Parla Ribot il Figlio del Vento, il più grande galoppatore del mondo. L’autore ha voluto far raccontare al diretto interessato quel “dietro le quinte” che ogni stallone di rispetto si costruisce giorno per giorno. L’interessato detiene tutti i record del galoppo e nella sua lunga storia non si è fatto mancare proprio nulla. Oltre al talento, possiede il carattere dei protagonisti, unito all’ironia che esce fuori da questa “intervista impossibile”. Grazie a lui, l’Italia ritrova l’orgoglio nazionale che negli anni ’50 e ’60 spesso si stemperava.
Ha vinto in Inghilterra e in Francia, è diventato stallone di qualità. Molti dei suoi figli continuano il vezzo delle vittorie. Nel suo racconto non manca nulla, Magistris il compagno inseparabile, gli uomini che alla Dormello Olgiata l’hanno accudito come un figlio. “Ritenevano fossi un po’ pazzerello. Invece ero solo esuberante. Mi piaceva galoppare all’aria aperta, senza troppe regole. Invece dovevo rispettarne tante. Per fortuna che potevo dare il meglio in corsa, anche se Enrico Camici mi teneva a freno prima di farmi scatenare. Come alla mia prima vittoria ad Ascot. Indimenticabile!”. Ribot, morto il 30 aprile 1972 a vent’anni, è sepolto a Lexington nel Kentucky. L’epitaffio dice: “Qui giace un campione mai sconfitto".