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I ragazzi di prima classe. I tennisti salvati sul Titanic - Daniele Azzolini - Absolutely Free ed. - Pag. 220 - Euro 15.00
Ha superato la boa del secolo la tragedia del Titanic, ma il ricordo è senza scadenza di tempo. Tanti gli episodi che hanno fermato la memoria di quella notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912. Abbastanza inedito il racconto dei due tennisti a bordo del più grande transatlantico del mondo. Si salvarono entrambi e le loro storie ebbero percorsi paralleli. Richard Norris Williams e Karl Behr già allora di livello internazionale, andavano in America con traguardi diversi. Il primo per la carriera, il secondo per sposare la bella Helen, guardata a vista dalla madre poco incline a quella storia. I quattro uscirono vivi dalla terribile esperienza. Karl impalmò Helen, arrivando alla Coppa Davis, Richard entrò nei top mondiali.
L'intreccio di questi destini si snoda nel ricordo di quella notte, a forma di interviste a distanza di tempo. Sotto diverse angolazioni e con altri personaggi. Dal medico del Carpathia la motonave che accolse a bordo i superstiti, l’italiano Vittorio Risicato, esempio di abnegazione, come il telegrafista che avvisò il comandante dell’Sos lanciato dalla grande nave, svegliando il comandante, contro il parere degli ufficiali.
Imperdibile la galleria dei sopravvissuti, Maggie Brown nata contadina e divenuta ricchissima, salvò molti naufraghi, prendendo il comando della scialuppa, raccogliendo i caduti in mare, Alfred Nourney, giocatore di carte, si salvò ma venne rispedito in Europa considerato indesiderabile, fino a Elizabeth Dean, che all’epoca del naufragio aveva due mesi ed è scomparsa nel 2009, l’ultima sopravvissuta.