L’antica arte di trovare la strada - Tristan Gooley - Vallardi editore - Pag. 270 - Euro 15,90
L’arte di osservare per capire. L’orientering più naturale, senza supporto alcuno. Via la bussola, le cartine e tanto meno il GPS. L’autore è un viaggiatore instancabile, ha scalato e volato, sull’Atlantico in solitaria, usufruendo di quello che la natura offre. Ed è sempre tornato a casa. Il libro è un compendio delle osservazioni raccolte in diretta, dai messaggi che mandano gli alberi, come capire i punti cardinali, quanto la sabbia sia importante per conoscere il fenomeno delle maree. Non c’è nulla di casuale nel grande libro della natura, ogni tassello ha la sua collocazione precisa.
Un gioco matematico affascinante. Leggendo non si finisce mai di apprendere. Dal firmamento che racconta la storia non solo delle stelle, ai semplici giochi delle ombre che sono geometria per capire il sole. Conoscere l’Odissea aiuta a saper viaggiare in mare, l’importanza dell’alba e del tramonto. L’osservatore del cielo impara a distinguere la diversa luminosità tra stelle e pianeti, punti d’orientamento importanti. Dove sono? L’interrogativo fondamentale e la necessità della risposta. Senza il supporto di latitudine e longitudine, o poter intersecare la linea artificiale del meridiano di Greenwich, che corre lungo i due poli. Ci si affida al sole e alle stelle, alle pozzanghere e alle ombre. Affascinante e semplicissimo, come spiega un poeta e un profeta della navigazione naturale.