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Libri di Sport: la lunga poesia dell'ultra maratona

Pubblicato il 26 novembre 2014 alle 14:48:56
Categoria: Notizie di attualità
Autore: Redazione Datasport.it

Io c’ero. 1973-2012 la 100 del Passatore da 40 anni – Elio Pezzi – EDIT Faenza – Pag. 336 – Euro 15.00

E’ il secondo libro sulla regina delle 100 km. dedicata al Passatore, il brigante cortese della Romagna, Stefano Pelloni, diventato eroe del popolo. Il lavoro di Elio Pezzi, storico ufficio stampa della corsa, ha completato la storia di una corsa nata nel 1973, salita alla ribalta assoluta con campionati europei e del mondo, indicata da tutti gli esperti la più bella ultra  del mondo. Nessuna controindicazione.

Il volume ne descrive l’ultimo ventennio, attraverso le cronache non dei media, ma degli attori che sulle strada che da Firenze portano a Faenza, ne hanno sofferto e goduto ogni metro. Vincitori e sconfitti eccellenti, donne e uomini che questo appuntamento hanno onorato. Dai sempre presenti, cominciando da Walter Fagnani, classe 1924, che a 90 primavere ha corso in 17 ore la distanza!

Alla pari con Marco Gelli a quota 41, seguiti da Lucio Bazzana, l’uomo del Che, con 39 tacche. Tanti, perfino troppi i protagonisti di questa regina delle ultra. Il romano Mario Calcaterra ha collezionato ben nove successi, strarecord mondiale, nessuno ha vinto la stessa 100 km. per nove volte consecutive. Brava pure Monica Carlin che ha fatto poker e anche il record della gara in 7h.35’07”, mentre quello maschile non poteva che appartenere a Calcaterra (6h.25’47”).

Chi termina la corsa è di per un campione. Nell’albo d’oro sono scritti i nomi dei vincitori, molti hanno conquistato europei e mondiali, da Fattore ad Ardemagni, iridati come Monica Casiraghi unica italiana ad aver toccato quel traguardo. Qualche anno prima si era imposto Vito Melito (’76-’77-‘78-‘81), Fausto Coletti (’84-‘85), negli anni ’90, il francese Bellocq ('86-'87) e il connazionale Vuillemenot nell’’89, il polacco Jamont nel ’90, poi la doppietta di Nunes il brasiliano (’91-‘92).

Nel '93 inizia l’assalto russo con Kononov sei volte a bersaglio, Kruglikov e  Siniouschkin. Ad interrompere tale egemonia ci pensa Stefano Sartori nel ’98 e nel 2002, mentre l’anno dopo trionfa Mario Fattore, nel 2004 Ardemagni e l’anno dopo ancora Fattore. Dal 2006 un solo uomo al comando: Giorgio Calcaterra, tutti gli altri gareggiano per il posto d'onore.