Alessandria, la delusione di Pillon: "Non abbiamo giocato al nostro livello"

Pubblicato il 17 giugno 2017 alle 21:31:59
Categoria: Notizie Lega Pro
Autore: Redazione Datasport.it

Tremendamente amareggiato, Giuseppe Pillon commenta la sconfitta contro il Parma: "C'è grande delusione, è una grossa botta, mi dispiace soprattutto per i nostri ragazzi: bisogna comunque fare i complimenti al Parma". Il tecnico dei grigi si sofferma poi sugli episodi: "Dopo il gol, abbiamo subìto il contraccolpo psicologico, poi nel momento di maggior spinta, abbiamo incassato il raddoppio, che ci ha tagliato definitivamente le gambe. Abbiamo subito le pressioni che derivano da una partita come questa, non eravamo brillanti, non abbiamo giocato al nostro livello". Una battuta, infine, sul futuro: "Sono troppo deluso al momento, parlerò nei prossimi giorni con la società: non ho raggiunto l'obiettivo stabilito, ho dato tutto me stesso, ma non è bastato. Il lavoro di questi due mesi sarà comunque la base per il futuro".
 
Anche il direttore sportivo Pasquale Sensibile interviene in conferenza stampa: "Innanzitutto faccio i complimenti ai nostri avversari, però, prima di entrare nei dettagli della partita, devo elogiare tutte le persone che lavorano all'interno dell'Alessandria, in particolare il presidente Di Masi e i nostri tifosi". Il dirigente alessandrino prosegue: "Il Parma è stato più lucido di noi, ha sfruttato le proprie occasioni e ha vinto meritatamente. Le finali non sono mai semplici: non è stata la nostra giornata migliore". Sui progetti futuri della società: "Dobbiamo ripartire con una bella chiacchierata con il presidente, è lui che detta le linee guida. Questa "mazzata" è pesante, però, sono certo che non sopirà la sua passione". Sui rimpianti di una stagione per certi versi "maledetta": "Sicuramente il finale della regular season, in cui, settimana dopo settimana, è stato distrutto tutto." Poi una piccola frecciatina al Parma: "Di certo non è passata la squadra che ha giocato meglio, basta guardare la semifinale contro il Pordenone".