La storia di Katelyn Ohashi, la ginnasta criticata per i chili di troppo

Pubblicato il 15 febbraio 2019 alle 12:02:35
Categoria: Senators
Autore: Redazione Datasport

Dieci. Un altro dieci di giudici, dopo quello di tre settimane fa. Sempre nelle gare dell’università Usa, scatenando ancora gioia e felicità nell’universo web, dov’è ormai una reginetta, e i suoi video si moltiplicano su tutti gli apparati social del nostro oggi multimediale. Katelyn Ohashi si sta prendendo la rivincita, con gli interessi, dal destino che l’ha sgambettata più volte quand’era una grande promessa per le Olimpiadi e batteva la futura star mondiale, Simone Biles.

Stoppata da infortuni e crisi di identità, aveva sbattuto clamorosamente la porta in faccia alla enorme e troppo precoce pressione di anni e anni di esercizi e sacrifici, abbandonando la lotta, i sogni, la passerella. Per ritrovarsi poi, più tardi, a 21 anni, ormai donna, capace di accettarsi davanti allo specchio. Brava è brava, oggi come ieri, Katelyn dai capelli ricci.

Il suo esercizio al corpo libero è davvero difficile, pieno di esplosioni che partono da quelle incredibili, fortissime, gambe a molla. Quelle che, un tempo, non voleva vedere, perché la facevano sentire brutta e inadatta a mostrarsi in pubblico. Come sospirava nel blog-confessionale, Behind the madless, Dietro la follia. Che è il diario-confessione di una rinascita. Continua a leggere l'articolo su sportsenators.it.