LeBron James dovrà aspettare almeno un altro anno. Il titolo Nba gli sfugge ancora una volta e il 'Prescelto', proprio quando sembrava a portata di mano, si fa sfilare l'anello da sotto il naso. A portarglielo via sono i Dallas Mavericks, che vincono gara 6 105-95 a Miami e chiudono le Finals sul 4-2. Gli Heat, che nel 2006 avevano scippato il titolo proprio ai Mavs dopo essere stati sotto 2-0 nella serie, questa volta subiscono la rimonta dei texani, che hanno infilato una striscia di tre vittorie consecutive e ribaltato i pronostici di una finale che sembrava chiusa dopo gara 3.
Il Signore dell'Anello è un tedescone di 2 metri e 13 e 111 chili ma con una mano sensibile come poche altre nella Lega: Dirk Nowitzki guida i Mavs al primo storico succeso nella storia della franchigia e, oltre all'anello, si porta a casa il titolo di Mvp delle Finals. Un premio strameritato, ma più per quanto fatto vedere nelle altre gare delle serie che nella partita di ieri sera, in cui è riuscito comunque a infilare 21 punti.
Il vero motore dei Mavs in gara 6 è stato Jason Terry, autore di 27 punti, unico reduce insieme a Nowitzki della finale persa nel 2006. Ma a fare festa è anche Jason Kidd, che a 38 anni può finalmente gioire per un titolo che gli era sfuggito per due volte con la maglia dei Nets. Gli Heat hanno più di un motivo per mangiarsi le mani ma, più di tutto, si devono rimproverare i cali di tensione nell'ultimo quarto delle prime 5 gare della serie, in cui hanno buttato via partite che sembravano già vinte. James è stato il miglior realizzatore di Miami in gara 6 (21 punti) ma di "jordanesco" in queste Finals ha avuto ben poco, così come Bosh (autore di 19 punti). Tanto che anche Wade, a livelli da Mvp nelle altre gare, ha finito per risentirne (solo 17 punti per 'Flash'): l'unica magra consolazione è che lui almeno un anello l'aveva già portato a casa.