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Juventus, Vidal: "Sono pentito, chiedo scusa"

Pubblicato il 18 novembre 2011 alle 15:44:31
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

"Ho commesso degli errori di cui mi pento. Chiedo scusa a tutti, in primo luogo ai compagni di nazionale, al ct e ai tifosi". Arturo Vidal recita il mea culpa. Il centrocampista della Juventus, cacciato pochi giorni fa dal ritiro della nazionale cilena, torna sull'episodio dell'esclusione, e lo fa tramite una nota e un video diffuso dalla stampa del suo Paese. "Se non ho parlato finora è perché ho capito che era meglio stare zitti e non generare altre polemiche - scrive nella sua lettera -. La cosa più grave è che avevamo un patto con i nostri compagni e lo abbiamo infranto: spero che possano capirci e ci diano la possibilità di dirlo a loro personalmente, uno per uno".

Vidal è stato allontanato dal ritiro del Cile per essere rientrato in albergo, assieme ad altri 4 compagni, con quasi un'ora di ritardo e in condizioni definite dal ct Borghi "non adeguate".  "Il nostro dolore è grande perché per ogni giocatore per la sua nazionale è quello che conta di più e stare fuori fa male . E stare fuori per i propri errori è anche più doloroso - confessa il calciatore della Roja -. Col ct e lo staff tecnico mi unisce un rapporto professionale che però è anche di affetto, rispetto e gratitudine. Rappresentano molto per me e mi auguro che il dolore che abbiamo generato con i nostri sbagli possa essere superato col tempo. Offro a tutti le mie più sincere scuse".

Il messaggio di Vidal è indirizzato a federazione cilena, Juventus e tifosi. "Chiedo a tutti di accettare le mie scuse e capire che alla fine sono io quello più danneggiato da questa situazione". Il bianconero conclude dicendosi disposto ad accettare qualsiasi provvedimento venga preso nei suoi confronti: "Chi commette uno sbaglio deve accettare la punizione e così sarà. Io darò la vita per tornare a vestire un giorno la maglia della Roja - termina -. Non c'è niente che mi renda più orgoglioso che vestire la maglia del mio Paese".