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Riprendere il filo che si è spezzato il 6 gennaio, quando un grave infortunio scrisse la parola fine sulla sua prima stagione bianconera. Fabio Quagliarella, dopo sei mesi di stop forzato, è tornato in campo agli ordini di Antonio Conte, deciso più che mai a diventare uno dei protagonisti della possibile rinascita del club di Torino. Il ruolo non è un problema: esterno, attaccante centrale, seconda punta.
Quagliarella dove lo metti, sta: "La voglia di giocare è tantissima - afferma il bomber di Castellammare di Stabia - non trovo neanche le parole per descriverla. Se si tratta di sacrificarsi non è un problema, anche se tutto il campionato in quella posizione sarebbe duro. Ma se il mister me lo dovesse chiedere non ci saranno problemi". Già, la posizione incriminata è quella di esterno offensivo nel 4-2-4 adottato dall'ex centrocampista bianconero che ora siede sulla panchina della "Vecchia Signora".
Bardonecchia come punto di partenza, alla ricerca dell'Olimpo del calcio italiano, che da troppo tempo manca alla Juventus. Continua Quagliarella: "Conte sa benissimo ciò che vuole, vincere. Non dobbiamo comportarci da provinciale, ma affrontare ogni partita a viso aperto, attaccando qualsiasi squadra, in casa e fuori casa". Infine l'attaccante spezza una lancia in favore del tecnico: "Il suo modo di pensare il calcio mi piace molto, perchè gli attaccanti sono sempre nel vivo del gioco, ne siamo i perni principali, come piace a me".