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Andrea Pirlo non usa giri di parole parlando del suo futuro: "Andrei all’estero perché ho ancora voglia di giocare. Ma ribadisco, solo se dovessimo vincere la Champions... e adesso la Champions non l’abbiamo vinta". Il centrocampista della Juventus lancia un segnale forte alla vigilia del match d'andata delle semifinali di Champions League contro il Real Madrid a Torino.
Nella sua intervista a Tuttosport parla proprio del match coi blancos: "Possibilità? Cinquanta per cento. Le stesse del Real Madrid: siamo arrivati alle semifinali, non ci possono essere dei favoriti. Siamo arrivati fin qui meritandocelo, quindi nessuna paura. Ce la giochiamo alla pari". E poi ancora: "Abbiamo conquistato con merito questa semifinale. Adesso dobbiamo provare a conquistare la finale. Le avversarie sono abituate e hanno grandi giocatori, ma noi abbiamo grande convinzione. L’Atletico, l’anno scorso, ha sfiorato la vittoria. Noi possiamo provare a ripetere quell’impresa, magari riuscendo ad alzare la coppa. Se finisse così sarebbe il coronamento di un sogno per me e per tutti".
Contro il Real Madrid Pirlo si troverà di fronte Carlo Ancelotti, il tecnico che al Milan lo ha fatto diventare il campione che tutti conoscono: "Ancelotti per me è stato come un padre. Abbiamo trascorso tanti anni insieme e, oltretutto, ha cambiato il mio ruolo assegnandomi quello che è ancora mio. Abbiamo condiviso tante vittorie e tanti momenti importanti. Sarà sempre importantissimo per me".