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Sette vittorie, un solo pareggio e nessuna sconfitta, miglior attacco e miglior difesa. Questi i numeri dell'avvio di stagione della Juventus che, uniti a quelli straordinari dello scorso anno, confermano la netta superiorità in Italia della corazzata bianconera. "Le statistiche permettono un'analisi completa - sottolinea l'amministratore delegato juventino Giuseppe Marotta a Radio Anch'io Sport -. D'altronde da quando è arrivato Agnelli abbiamo preso una direzione precisa. Prima abbiamo costruito lo zoccolo duro della società, poi ci siamo concentrati sull'area tecnica: abbiamo realizzato un modello tutto nostro, un modello che si sta dimostrando vincente".
Marotta risponde poi alle parole di Antonio Cassano, convinto che alla Juventus cerchino 'giocatori-soldatini', inquadrati e interessati a svolgere solo il loro compitino. "Per il buon funzionamento di qualunque comunità è necessario che si rispettino delle regole - afferma Marotta, collegandosi poi alle qualità del tecnico Antonio Conte -. Per noi la cultura del lavoro è fondamentale e il nostro allenatore rispecchia al meglio questo valore: grande professionalità e carattere, prepara al meglio la partita durante la settimana e la squadra arriva preparata agli appuntamenti".
Dopo aver battuto il Napoli nello scontro diretto la Juve è rimasta da sola al comando. Protagonisti inaspettati del match Caceres e Pogba, entrambi partiti dalla panchina. "Da noi sono tutti un po' top player, che formano un top team - ammette Marotta -. Abbiamo scelto ragazzi che hanno bene in testa cosa vuol dire indossare la maglia bianconera. Pogba, ad esempio, è un grande professionista e, se si saprà amministrare, potrà diventare un vero campione. Lui vice Pirlo? No, Andrea è insostituibile". Infine una inevitabile battuta sul mercato di gennaio: "Acquistare un top player? Oggi i più forti non sono economicamente accessibili ai club italiani - conclude il dirigente -. Dobbiamo iniziare a lanciare i nostri giovani".