Juventus, Emre Can si presenta: ''Sono qui per vincere, ammiravo Nedved e Del Piero''

Pubblicato il 9 luglio 2018 alle 16:00:21
Categoria: Serie A
Autore: Marco Corradi

Emre Can-Juventus, l'avventura inizia ufficialmente: il trasferimento del centrocampista tedesco nelle fila dei bianconeri ha rappresentato una delle grandi telenovele del calciomercato invernale e dei primi scampoli della sessione estiva. Tutti quanti sapevano che avrebbe firmato per la Juventus, ma l'ufficialità è arrivata solo a fine giugno, e il tedesco ha firmato un lungo contratto dopo l'addio a parametro zero al Liverpool: i suoi agenti ci hanno guadagnato 16mln di commissioni, Emre Can una nuova sfida che ha preso il via quest'oggi nel ritiro bianconero. Il tedesco è stato uno dei primi ad arrivare alla Continassa, e nel primo pomeriggio si è presentato ai tifosi e alla stampa iniziando con un paio di parole in italiano: ''Buongiorno ragazzi!''.

In seguito sono iniziate le domande, e ovviamente l'attenzione è caduta anche su Cristiano Ronaldo: ''Sarebbe grandioso giocare con lui, ma non so se ci sono stati contatti tra CR7 e il club''. Non poteva dire di più, mentre il tedesco si è soffermato a lungo su altri campioni che hanno vestito la maglia della Juventus: ''Il mio idolo da ragazzo era Zidane, è stato uno dei miei miti. Il mio primo tecnico era italiano e tifava Juventus: quando avevo 7-8 anni, mi diceva ''un giorno giocherai nella Juve'', possiamo dire che ha avuto ragione - prosegue Emre Can -. Ho tifato per Nedved e Del Piero, erano due dei miei giocatori preferiti''. Il tedesco d'origine turca non nasconde la propria emozione: ''Sono in un grande club, è tutto bellissimo: ho scelto la Juve perchè da anni è in contatto col mio agente e mi ha voluto fortemente. Conosco e condivido la mentalità del club, voglio vincere tanti trofei - spiega il centrocampista - e nuovi titoli: ho parlato con Allegri e visto molte gare della Juventus 2017-18. Dobbiamo puntare alla Serie A e poi alla Champions, abbiamo una grande squadra''. In chiusura, due parole sulla Germania e sull'esclusione dai 23 per il Mondiale: ''Per tutti i tedeschi quel torneo è stato una delusione, non è andata bene e non so perchè, dato che ero out dalla squadra. Torneremo più forti, e sono contento che sia rimasto Low: può ancora dare tanto alla Nazionale, è un grande allenatore che ha vinto un Mondiale''.