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Juventus, Delneri: "Le proveremo tutte"

Pubblicato il 1 maggio 2011 alle 15:31:15
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Il beffardo pareggio casalingo con il Catania ha forse allontanato definitivamente la Juventus dal quarto posto, “ma abbiamo il dovere di non lasciare nulla di intentato. Nel calcio tutto può succedere”.
   
Luigi Delneri cerca di caricare la Juventus alla vigilia della partita di Roma contro la Lazio. “Abbiamo il compito di fare punti - dice il tecnico bianconero - come se avessimo battuto il Catania anche se quel gol subito all'ultimo secondo ci ha complicato il cammino. Non c'è ancora nulla di scritto e comunque anche l'Europa League è un obiettivo importante. Non è stata una settimana diversa dalle altre, anzi ho visto tanta voglia di vincere le ultime quattro partite. Agnelli? Ci ha stimolato a fare bene da qui alla fine".

Sugli attestati di stima di Buffon e Del Piero: "Fanno piacere ma non sono amico dei giocatori. Io ho il dovere di fare il mio lavoro con coscienza e dando il massimo - ha proseguito Delneri - Ho letto in questi giorni su un giornale che un allenatore deve andare a cena con i giocatori ed essere loro amico. Io non lo credo. Penso che un allenatore debba tutelare i propri uomini, nel rispetto dei diversi ruoli. Un rispetto che deve essere reciproco e che quest'anno c'è sempre stato".

Uno dei rimpianti di questa stagione è l'aver lasciato 21 punti per strada contro le ultime formazioni della classifica. "Quei punti persi hanno condizionato il nostro cammino - ha detto ancora il tecnico bianconero - ma abbiamo sempre affrontato formazioni motivatissime, spesso avendo problemi di organico. A volte, nonostante le assenze, siamo riusciti a vincere, come contro il Milan a San Siro. Altre volte abbiamo avuto difficoltà contro le squadre cosiddette abbordabili. A Roma dovremo giocare come se avessimo vinto contro il Catania. Quando abbiamo giocato a Cesena sembrava che fossimo già tagliati fuori dalla lotta per la Champions League e invece non era per nulla vero. Dunque abbiamo il dovere di non lasciare niente di intentato".