*/
"Domani saranno 22 giorni che non scendiamo in campo. La pausa può spezzare il ritmo, può interrompere un momento favorevole, ma non sono preoccupato. Eravamo pronti prima e torniamo ad essere pronti adesso". Con queste parole in conferenza stampa, Antonio Conte carica la Juventus in vista del ciclo terribile che la attende: dopo non aver giocato per tre settimane ora i bianconeri affronteranno in serie Palermo, Lazio e il recupero col Napoli.
Ma l'allenatore non cerca scuse: "Nessun alibi. Non dimentichiamo che il Palermo sono tre anni che vince a Torino - avverte Conte -, dobbiamo dimostrare che qualcosa è cambiato rispetto agli anni precedenti. Questa partita è come una finale per noi. Poi penseremo alle altre". La settimana dei ricorsi e delle polemiche per Calciopoli può avere conseguenze negative? "A me piacciono le cose sul campo e i verdetti sul campo - afferma il tecnico salentino -. Non penso che avranno delle ripercussioni altrimenti starei a casa".
C'è stato pure il caso Arturo Vidal, cacciato dalla Nazionale cilena per aver tardato agli allenamenti mattutini: "Ho parlato con lui. Sono rimasto sorpreso perché qui ha avuto sempre un comportamento esemplare - così lo difende Conte -. Ha dimostrato maturità nello scusarsi e nella voglia di dimostare l'amore per la sua Nazionale". E sulla classifica: "A dicembre non dobbiamo guardarla. Diamo solo un'occhiata ogni tanto. L'importante è che stiamo facendo bene. Se si lavora bene, si resta in alto", conclude Conte.