*/
 

Juventus, Conte: "I miei ragazzi artefici dello scudetto"

Pubblicato il 11 maggio 2013 alle 21:35:28
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Il condottiero Antonio Conte ha portato la Juventus alla conquista del secondo scudetto in due anni. Al termine della partita dal sapore amichevole col Cagliari, pareggiata 1-1 dai bianconeri, è scattata la festa con la premiazione di tutti i giocatori. Il tecnico bianconero loda il lavoro del suo gruppo: "I protagonisti di questi due anni straordinari sono stati i ragazzi, hanno fatto cose grandi, frutto del sacrificio e della loro voglia di stare con la testa al posto giusto. Un gruppo cresciuto, i veri artefici di tutto questo sono loro".

Ancora una partita attende la Juventus da qui al termine della stagione, quella con la Sampdoria: "Sì, manca ancora una partita e, poi, andremo anche a goderci delle meritate vacanze, visto che sono due anni, forse anche tre, visto dopo il campionato vinto a Siena, il passaggio alla Juventus mi ha impegnato molto di testa, sotto tutti i punti di vista, l’anno scorso abbiamo vinto, sappiamo tutti che c’è stata la vicenda che mi ha turbato l’estate - spiega a Sky -. Diciamo che c’è bisogno di riposare, perché sono annate molto stancanti, sotto tutti i punti di vista. Dobbiamo anche essere bravi a staccare la spina, a recuperare e a ricaricarci, perché ci vuole tanta energia, per affrontare stagioni così e cercare di viverle da protagonisti".

A chi gli chiede quale sia il giocare che lo ha maggiormente impressionato, Conte risponde senza dubbi: "Quello che mi h sorpreso di più è sicuramente Pogba, che ha avuto una crescita esponenziale sotto tutti i punti di vista. Da quando è arrivato, ai primi di agosto ad oggi, è sicuramente una altro giocatore. Non dimentichiamo che Pogba l’anno scorso era nella primavera del Manchester United e non giocava quasi mai. Quest’anno è stato molto bravo e mi ha messo in grandissima difficoltà. Sicuramente, è un giocatore molto importante. Per quel che riguarda il giocatore a cui non rinuncerei mai, tutti i miei calciatori. Non rinuncerei perché sono legato affettivamente. Mi hanno dato tantissimo in questi due anni, mi hanno permesso di vincere, di essere un allenatore titolato, perché due scudetti, una Supercoppa e aver provato l’ebbrezza e la gioia di giocare la Champions da allenatore, penso che non ha eguali per quello che hanno fatto in questi due anni - conclude Conte -. Quindi, fare un nome mi sembra veramente brutto e non rinuncerei a nessuno".