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"La squadra deve essere pronta, anche se non mi ha fatto piacere avere tre-quarti di squadra che è rientrata solo giovedì. Avrei preferito averli tutti per lavorare, ma la squadra è pronta". Con queste parole Antonio Conte sprona la sua Juventus alla vigilia dell'atteso debutto in campionato contro il Parma alle 12.30 di domani, nel nuovo avveniristico stadio bianconero.
Di fronte l'undici juventino si troverà i gialloblu, che nella passata stagione si imposero 4-1 all'Olimpico segnando l'inizio del calvario dei bianconeri allenati da Gigi Delneri. Grande protagonista della vitoria dei ducali fu Sebastian Giovinco, un giocatore che Conte stima e teme allo stesso tempo: "E' un giocatore che mi piace da tempo - confessa il tecnico - ho sempre cercato di averlo nelle mie precedenti esperienze. E' un giocatore che apprezzo molto, ma ci sono leggi di mercato da seguire e dicevano che quest'anno doveva restare al Parma, ma è ancora nostro per metà e questo è un bene. Domani sarà un avversario e sarà trattato come tale".
L'ex tecnico del Siena preferisce non dare indicazioni sulla formazione: "Di base ho tutti a disposizione, ma ci sono giocatori che vedrò in campo solo oggi e saranno fatte le relative valutazioni - spiega Conte -. Mi riferisco a Krasic e Vucinic, che tornano oggi a disposizione. Per me le partite si vincono in 95 minuti e spesso le cambia chi entra dalla panchina. Sfatiamo qualsiasi luogo comune, vedrete che chi entra dalla panchina sarà determinante, e' il nostro modo di giocare".
L'allenatore ha voluto parlare anche delle sue emozioni personali, alla vigilia della sua seconda vita a Torino: “Questa non è una panchina come le altre, sarò emozionato, ma anche molto lucido. Però - conclude Conte - questa vigilia non è come tutte le altre".