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Gianluigi Buffon è tornato protagonista. Dopo una prima metà di 2011 piuttosto buia, tra infortuni e prestazioni poco soddisfacenti, il numero uno della Juventus ha riconquistato un ruolo primario nel club bianconero, in campo e fuori: "Una rivincita? Non ne voglio prendere con nessuno, non è una cosa nobile - spiega ai microfoni di Sky -. Dimostreresti di essere uno dei tanti e io non mi sono mai sentito così".
Titolare della capolista di serie A e della Nazionale qualificata a Euro 2012: " Devo ringraziare tante persone, a cominciare da me stesso. Penso di avere avuto un ruolo importante nella rinascita della Juventus - aggiunge -. Lo staff della società ha fatto la sua parte, Delneri prima e Conte poi mi hanno dato la loro fiducia". Qualche mese fa il futuro di Buffon appariva incerto, le voci di una cessione all'estero si inseguivano frequentemente: "Alcune colpe probabilmente le ho avute anch'io, un po' per l'infortunio e un po' perché quando mi impunto divento ingestibile - prosegue -. Alcune mancanze le ha avute anche la società, quel ruolo da gregario, un po' defilato, come quello dell'anno scorso, non mi si addice. Ora il rapporto con il club è rinato" .
Nella corsa allo scudetto, il Milan resta l'antagonista principale: "Il Milan è la squadra più forte e di conseguenza la favorita - racconta -. Poi tra noi, Udinese, Lazio e Inter ci giocheremo uno dei primi tre posti per la Champions. Fra 4-5 mesi capiremo se abbiamo avuto quella continuità che stiamo avendo adesso. C'è la voglia di stupire". Infine, a proposito della Nazionale, un giudizio su Mario Balotelli, chiamato a difendere i colori azzurri dopo gli infortuni a Giuseppe Rossi e Antonio Cassano: "Io ero più matto di lui alla sua età - sorride -. Però penso di avere avuto sempre un pregio, quello di farmi volere bene dai compagni. Una qualità che Mario dovrebbe fare sua: l'apprezzamento, il rispetto e la simpatia te la guadagni soprattutto in campo, sacrificandoti. Mario ha delle doti da top player assoluto ed è un ragazzo dal cuore d'oro. Io credo in lui".