L’Italia Campione d’Europa

Pubblicato il 3 agosto 2021 alle 12:08
Categoria: Euro 2020
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La finale degli Europei, l’11 luglio scorso, è stata vinta meritatamente dall’Italia ai rigori supplementari. I telecronisti Rai e SkySport di questa partita sono i seguenti: Stefano Bizzotto e Katia Serra per commentare il match a Wembley sulle reti della Rai, su Sky Sport consueta telecronaca di Fabio Caressa e Beppe Bergomi. Sulla Rai, in realtà, si è dovuta fare una sostituzione all’ultimo minuto prima che l’Italia giocasse, perché Alberto Rimedio è positivo al Covid-19 e il Suo collega Antonio Di Gennaro è stato isolato per le stesse ragioni. Il tecnico degli azzurri, Roberto Mancini, ha dichiarato durante il pre-partita: «Domani rappresenterò e spero di poter avere da allenatore la soddisfazione che non sono riuscito ad avere da calciatore: non ho vinto l’Europeo Under 21, non ho vinto il Mondiale in Italia, nonostante fossero due squadre fortissime. Per questo domani è uno dei momenti più importanti della mia carriera».

E’ stato come 60 milioni di italiani hanno sperato, mentre stavano, al limite delle regole anti-Covid, appollaiati nei bar, nelle case o altri spazi offerti a Roma come in altri Comuni: abbiamo vinto ai rigori dopo 53 anni. E’ la vittoria dell’Italia che potrebbe capitare solo una volta nella vita. Il Ct Mancini, dopo il rigore parato da Donnarumma contro Saka, prende atto di aver vinto e piange di gioia, coprendosi il viso. Sempre Mancini abbraccia Vialli che lo ha accompagnato sempre per raggiungere il «sogno azzurro». Mattarella, il Presidente della Repubblica, ha seguito dagli spalti di Wembley la finale insieme al Presidente della Figc, Gabriele Gravina. Il 12 luglio, i ragazzi di Mancini sono stati ricevuti, dopo il trionfo a Wembley, a Palazzo Chigi da Draghi. Quest’ultimi ritiene che la squadra di Mancini sia entrata nella storia dello Sport: «Oggi lo sport segna in maniera indelebile la storia delle nazioni. Oggi siete voi a essere entrati nella storia, con i vostri sprint, i vostri servizi, i vostri gol e le vostre parate». Poi i ragazzi di Mancini si spostano al Quirinale per incontrare anche Mattarella. Quest’ultimi ha lodato gli azzurri per il loro gioco «meraviglioso» e ha aggiunto che l’Italia avrebbe meritato di vincere anche prima dei rigori. Anche il Presidente Gravina, durante questa cerimonia, auspica che la Nazionale italiana sia d’ispirazione a valori positivi per lo Sport, magari sia l’inizio di una grande riforma del sistema del calcio: «La grande bellezza mostrata dagli azzurri non è solo di gioco ma anche di amicizia, e auspico che questo sia fonte di ispirazione per il nostro settore e per la riforma del calcio italiano».

Poi dal pullman scoperto, nello stesso giorno, gli azzurri hanno salutato i tifosi per le vie della Capitale.

Luke Shaw, pochi giorni prima della finale, ha dichiarato, di fronte ai mass media, che non vedeva l’ora di affrontare l’Italia e giocare la finale per vincere, avendo già avuto esperienza di confrontarsi con i migliori giocatori di tutto il mondo. Proprio Shaw, dopo due giri di lancette, segna il goal del vantaggio per gli inglesi, sorprendendo la difesa italiana con Di Lorenzo e Donnarumma, anticipando l’azione di qualche secondo. L’attacco inglese si è basato su lanci lunghi, veloci e precisi, oltre l’attacco aereo: il primo attacco è stato fulmineo grazie al destro imprendibile di Shaw, il quale ha raccolto la palla dalla metà campo avversaria sulla linea esterna, passandola al capitano inglese Kane, il quale, a Sua volta, l’ha lanciata in un attimo a Trippier. L’azione non si è fermata qui: il velocissimo Trippier l’ha bloccata in mezzo ai piedi per rilanciarla di nuovo a Shaw, il quale, attraversando tutto il campo, era già lì sotto la porta degli azzurri per battere un colpo sicuro da due metri, tra Di Lorenzo e Donnarumma, imbucandola quasi fosse un altro sport. La telecamera inquadra i volti degli azzurri scombussolati, tra cui Donnarumma e Verratti. I tifosi italiani sono in minoranza, ma si fanno intravedere dal loro sbandierare dietro la porta avversaria, durante il primo tempo. Il goal di Shaw è avvenuto sotto gli occhi e sotto le tribune dove erano a sedere i tifosi italiani, i quali guardano con sgomento gli scatti infidi degli inglesi. Difficile ripartenza dal 3’ di gioco per l’Italia, a questo punto. Inoltre, mentre i ragazzi cantavano l’inno di Mameli, dagli spalti già volavano fischi e cori di disapprovazione: una strategia per scoraggiare i ragazzi di Mancini abbastanza intuitiva, ma efficace a discapito degli azzurri. Gli inglesi sono stati aggressivi, imbambolando il miglior trequartista degli azzurri: Jorginho si ritrova a terra da un momento all’altro e, si nota un certo nervosismo tra le panchine azzurre, perché il calciatore sembra avere problemi alla caviglia. Jorginho si è rialzato da solo. Nel frattempo, Chiesa cerca di attaccare, Shaw, imperante dai primi minuti della partita, lo ha bloccato. Calcio di punizione a favore dell’Italia: Insigne prova a calciare uno dei Suoi tiri, ma sbaglia di poco, lì in alto, all’angolino.

Ottime prime contro-reazioni degli azzurri per non abbattersi, che daranno i loro frutti nel secondo tempo. Jorginho sta per difendere la fascia destra della zona rossa, ma cade di nuovo a terra. Mancini fa scaldare Pessina, Cristante e Locatelli, mentre Jorginho viene soccorso dallo staff medico. In questi attimi, le teste azzurre prendono fiato e riprendono coscienza che la partita è ancora tutta da giocare, fino in fondo come gli ha insegnato il loro Mister, Roberto Mancini. A questo punto, una nuova Italia sta per ricominciare a giocare nello Stadio di Wembley l’11 luglio scorso. Chiesa, Verratti e Barella ricominciano a pressare tra le linee inglesi: Mount, uno dei migliori centrocampisti del Chelsea, viene neutralizzato da un’ottima difesa di Di Lorenzo, ma Rice trova alcuni spazi, dritto verso la porta azzurra. Chiesa, al 35’ del primo tempo, non gli resta che giocare d’astuzia anche lui e anticipa proprio Rice: batte un colpo dagli 11 metri, impossessandosi del pallone con prepotenza, ma non è il goal del pareggio. Il calcio rasoterra di Chiesa sembrava dentro ormai, ma la palla ha sfiorato il palo destro della porta inglese. Sul finire del primo tempo, al 4’ minuto di recupero, Bonucci sembra aver preso le misure e prova a superare un Trippier animalesco, il quale lo marca stretto, con un calcio da fuori area rossa – anche se il centrale juventino non è la prima finale che ha disputato –: la palla termina sul fondo, a quasi un metro dall’ultimo palo.

Dal secondo minuto del secondo tempo, l’Italia fa più palleggio, esortati dal Mister Mancini durante il break, senza dimenticare di riuscire a chiudere la difesa alle saette inglesi. Barella blocca Kane malamente, colpendo fallosamente il capitano della Nazionale inglese: verrà ammonito senza ombra di dubbio dal direttore di gara olandese Kuipers. L’Italia continua sullo schema 4-3-3, ma fa alcuni cambi: Berardi entra al posto di Immobile, Cristante sostituisce Barella al 54’. Chiesa al 60’ ha cercato di nuovo il pareggio, ma il portiere Pickford blocca la palla con i palmi della mani aperte e braccia tese, facendo un balzo. Il cross di Cristante - Chiesa viene disturbato da un colpo di testa di Maguire, il quale manda la palla fuori. Nuovo calcio di punizione per gli azzurri: batte Berardi al 67’.

Questo minuto è quello del pareggio con gli inglesi, pazientemente cercato e coltivato, secondo un rigido schema di squadra unita, di cui ha fatto parte Chiesa il quale, a Sua volta, s’infortunerà all’81’ da solo, crollando sul campo da gioco, dolorante. Al 67’ batte dal corner Berardi, Verratti tira dritto verso la porta avversaria, ma Pickford respinge la palla con i pugni con il Suo solito “savoir faire”. Bonucci esce dal proprio ruolo perché non vede l’ora di far vedere quanto valga per lui questa finale, con i fatti, davanti ai propri compagni e a tutti gli italiani: batte un tiro impercettibile alla vista sul palo sinistro della porta inglese e la palla rimbalza oltre la linea: è stato il goal del pareggio che ha emozionato Bonucci stesso con le lacrime agli occhi, rispondendo agli insulti inglesi incominciati dal fischio d’inizio.

Gli azzurri riprendono fiducia in se stessi e s’impossessano della palla. Nemmeno Maguire riesce a colpire di testa correttamente al 70’ perché Emerson lo ha tenuto d’occhio: gli attacchi aerei vengono contrastati dagli azzurri. Il ritmo della partita è aumentato. Gli inglesi sembrano indisarmabili: mentre Chiesa viene sostituito da Bernardeschi, Saka ha tirato dritto dopo il 90’, in contropiede, in pochi secondi sulla fascia destra del campo di Wembley. Il provvidenziale ed esperto juventino Chiellini lo ha riagganciato fallosamente, prendendo il giovane Saka per la maglia e facendolo cadere come un birillo. Qualche minuto dopo, Walker corre come un diavolo attaccando con un calcio forte dalla fascia sinistra, ma Chiellini respinge con la pianta del piede, lanciandosi a 10 cm da terra verso il pallone e inviandolo sul fondo. Al 95’, Philips tenta il tutto per tutto facendo un tiro dagli 11 metri rasoterra, da fuoriarea, ma non ce la fa nemmeno lui.

All’inizio dei tempi supplementari, entra anche Belotti, ma non riesce a centrare la porta al 99’ perché Stones interviene per bloccarlo. Con l’entrata in campo di Grealish, dal 9’ minuto del primo tempo supplementare, il gioco si fa più sensibile nelle azioni e, quindi, gli azzurri sono chiamati a qualche attenzione in più: il crossing Grealish-Saka si è fatto pericoloso, ma impreciso; il pallone va dritto sul fondo.

Nel secondo tempo dei supplementari, al 110’, Sterling incomincia a prendere coraggio e scatta come una faina contro Donnarumma, come ha fatto nello scorso incontro, nella semifinale contro i danesi. Chiellini s’impossessa del pallone davanti agli occhi dello spaesato Sterling.

Al 120’ cominciano i rigori, dopo che gli azzurri hanno passato qualche minuto parlando con il proprio Mister Mancini. Il dirigente sportivo della Nazionale, Gianluca Vialli, sovraccaricato da una grande tensione emotiva, parla da solo e beve una bottiglietta d’acqua voltato dalla parte opposta della porta dove hanno deciso di giocare gli ultimi istanti della gara: ha deciso di non guardare l’azione in essere.

Berardi sfonda la porta sorvegliata da Pickford; poi Kane fa goal anche lui come un re, piazzandola a Donnarumma nell’angolino a sinistra, fino a Belotti, a cui Pickford dice no. Maguire fa una finta e fa goal anche lui, assaporando gli applausi dei tifosi inglesi. Bonucci ci mette una pezza, aspettando il tiro di Rashford. Il palo, preso dal giovane Rashford, dopo una finta che avrebbe spiazzato Donnarumma, è provvidenziale per sperare di vincere ai maledetti rigori. Bernardeschi non si fa ripetere due volte questa occasione e, con una finta, ipnotizza Pickford, facendo goal, al centro della porta, verso l’alto, imprendibile. Sancho tira e Donnarumma para con un balzo. Jorginho colpisce anche lui il palo e la palla che rimbalza viene parata dall’estremo difensore inglese, dai guanti bianchi, con grande “savoir faire”. Tutto non è ancora perso: batte Saka e, con un altro balzo, ci ha pensato Donnarumma a chiudere questa faticosa finale con 4 a 3 per l’Italia.

Ricapitolando, questa è la sequenza dei rigori nella finale di Euro 2020 a Wembley tra Italia e Inghilterra, finita 4-3 (1-1 dopo i tempi regolamentari ed i supplementari): Berardi gol (2-1), Kane gol (2-2), Belotti parato (2-2), Maguire gol (2-3), Bonucci gol (3-3), Rushford sbagliato (3-3), Bernardeschi gol (4-3), Sancho parato (4-3), Jorginho parato (4-3), Saka parato (4-3).

L’Italia è campione d’Europa; sulla Coppa degli Europei 2020, pochi istanti dopo la vittoria dei ragazzi di Roberto Mancini, verrà scritto “Italy” senza ombra di dubbio. Gianluca Vialli si accerta della riuscita dei propri ragazzi in quell’importantissima finale e abbraccia il Suo amico e collega Roberto Mancini, commosso.

Donnarumma, il portiere dell’Italia e, in futuro, del Psg, ha ricevuto, poco prima dei festeggiamenti per la vincita della Coppa della finale dell’Euro 2020, un altro premio: il premio del miglior giocatore dell’Europeo 2020.

Gareth Southgate, nel post-partita, dichiarerà: «Dipende da me, ho deciso i rigoristi in base a quello che hanno fatto in allenamento e nessuno è da solo. Abbiamo vinto insieme come squadra e tutti insieme non siamo riusciti a vincere stasera. In termini di rigori la decisione è mia e spettava totalmente a me».

Il 3 agosto 21, i rumors dei mass media informano che l’UEFA ha avviato un procedimento disciplinare contro la Federcalcio inglese per «mancanza di ordine e disciplina» dimostrata dai tifosi inglesi. Alcuni minuti dopo la sconfitta dell’Inghilterra, dentro e fuori lo Stadio di Wembley si sono verificati alcuni disordini.

La prossima sfida dell’Italia è qualificarsi ai primi posti del proprio gruppo per i Mondiali in Quatar 22. Gabriele Gravina, il numero uno della Figc che ha seguito di persona, dalle tribune d’onore dello Stadio di Wembley, ha dichiarato con speranza positiva: «Alla vigilia dell'Europeo avevamo detto che il nostro obiettivo era arrivare a Wembley con un progetto entusiasmante, e mi sembra che questo obiettivo sia stato centrato. Adesso può succedere di tutto».

Grazie dell’attenzione.

Katiuscia Lalla