Italia, Bonucci contro la Ficg: "Dall'anno scorso non è cambiato nulla"

Pubblicato il 12 ottobre 2018 alle 15:26:28
Categoria: Notizie Nazionali
Autore: Michele Nardi

Leonardo Bonucci critica duramente il vertice della piramide calcistica italiana dal ritiro della Nazionale di Coverciano. Il difensore della Juventus ha rilevato la drammatica situazione del nostro pallone, soprattutto dalla Serie B in giù, chiedendo al futuro presidente della Figc norme e regole ferree: “L'ho già detto e lo ripeto. Eravamo al punto zero un anno fa e in un anno non è cambiato niente. Anzi, forse le cose sono addirittura peggiorate. Mi auguro che con l'elezione di un nuovo presidente federale si cominci a vedere qualcosa di buono. Lo meritano gli italiani, i tifosi e anche noi giocatori. Serve una riforma limpida, che migliori il calcio italiano”.

Il difensore, toscano di origine, fa un esempio: “Siamo a ottobre inoltrato e la Viterbese, che a me sta tanto cara, non ha giocato ancora una partita. Non credo che questa sia una cosa normale nel calcio,. Il presidente dovrà fare una riforma importante, perché il calcio italiano ritrovi serenità, certezze e centri sportivi dove ci si possa allenare bene”.

Un bel monito per Gabriele Gravina, attuale presidente della Lega Pro e candidato unico per la presidenza della Figc. Bonucci commenta anche il passo indietro dell’Associazione Calciatori di Damiano Tommasi, che ha scelto di non schierarsi alle elezioni del prossimo 22 ottobre: “Credo che sia stata presa questa posizione anche come stimolo per chi deciderà in futuro: quelli in prima fila, nel calcio, sono i calciatori. Se i giocatori hanno fatto un passo indietro, questo non significa che non siano interlocutori importanti. Tommasi ha ritenuto opportuno non schierarsi e credo che la decisione vada rispettata. Ma noi abbiamo fiducia nel nuovo presidente e sul fatto che possa migliorare le cose”.

Leo posa i panni del politico e parla della sfida che tra 48 ore attende l’Italia: la trasferta di Polonia, dal cui esito dipende la permanenza o meno degli Azzurri nella massima serie della Nations League. “Dentro o fuori? Poco ci manca, dobbiamo vincere. A me la Nations League piace, non sono d’accordo con Klopp. È un torneo che permette di giocare per i tre punti, dando stimoli importanti. Spero che la pensino così anche i tifosi perché è bello vedere gli stadi pieni, sempre”.

L’Italia non riesce a vincere da cinque gare di fila e in difesa l’Italia sembra avere un problema: “Rosico quando pareggio, figuriamoci quando perdo e prendere gol è sempre un problema. Dobbiamo riuscire a esser equilibrati, a tenere alta la concentrazione e ci vuole più cattiveria là davanti. Quando si arriva ai venti metri bisogna saper fare male agli avversari e non accontentarsi di esserci arrivati. Mercoledì siamo stati belli ma poco cinici. Detto questo, i passi avanti in generale sono evidenti. E credo che il mister riproporrà lo schieramento coi tre attaccanti di movimento”.

Chiusura sull’ex C.t. Ventura, ora sulla panchina del Chievo Verona: “Sono contento che sia tornato ad allenare, io sono praticamente nato con lui a Bari e posso solo dirgli grazie. Dopo la Svezia si è giocato al massacro con lui, le colpe erano anche nostre. Ma non so a cosa si riferisca quando afferma che è stato delegittimato dopo Italia-Spagna: noi giocatori siamo sempre stati a sua completa disposizione”.