Ital-basket, Sacchetti: "Qualificazione vicina. Belinelli e Gallinari? Basta polemiche, ci sarà tempo per parlarne"

Pubblicato il 20 settembre 2018 alle 12:20:49
Categoria: Notizie Basket
Autore: Luca Pifferi

Dopo la vittoria di lunedì sera contro l'Ungheria a Debreceni, l'Italia del ct Meo Sacchetti ha in mano il pass per il Mondiale di basket del 2019 in Cina. Quando gli azzurri saranno qualificati ufficialmente (serve 1 vittoria nelle prossime 4 gare), ci sarà da risolvere anche un altro problema: la convocazione di Marco Belinelli e Danilo Gallinari che non hanno fatto registrare nessuna presenza in dodici gare di qualificazione alla rassegna intercontinentale. A tal proposito, Sacchetti è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. 

Per il presidente FIP Gianni Petrucci, non ci dovrebbero essere dubbi sulla convocazione dei due campioni italiani dell'NBA e sembra lasciare il peso della decisione a Sacchetti: "Non facciamo polemiche, ci siamo ancora qualificati per il Mondiale in Cina, anche se ci siamo vicini. Quando accadrà, andrò a parlare con Petrucci, senza problemi". Alle domande sulla doppia vittoria contro Polonia e Ungheria, il ct dell'Italia ha replicato: "Sono molto contento, siamo stati assieme per un mese e ho avuto a disposizione un bel gruppo. Devo fare delle scelte e quindi ci sarà sempre chi giocherà di più e chi si lamenterà perchè giocherà di meno. Ad ogni modo, si può essere protagonisti anche in pochi minuti in una partita come ha fatto Filloy. In generale, ho avuto ottime risposte da tutti i miei giocatori". In particolare, Sacchetti ha riconosciuto l'importanza del capitano Gigi Datome e di Nicolò Melli: "Sono state le nostre colonne, sempre professionali, umili pur avendo palmares importanti. Sono stati da esempio per i più giovani. Insomma nessuno se l’è tirata, ma non sarebbe stato da loro. Mi auguro che i ragazzi più giovani abbiano recepito il loro comportamento e la voglia di fare bene sempre, dall’allenamento arrivando mezz’ora prima per tirare, alla grinta in partita senza mai far calare la tensione".