Una bandiera intramontabile che con la maglia dell'Inter ha conquistato quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Intercontinentali. Ecco perché quando parla Sandro Mazzola, pur non ricoprendo alcun ruolo dirigenziale nella società di Corso Vittorio Emanuele, le sue parole hanno sempre un certo peso. In un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport, l'ex fuoriclasse nerazzurro ai tempi di Helenio Herrera analizza il momento in casa Inter, partendo dalla stagione deludente di Handanovic e soci per arrivare a parlare di un futuro che potrebbe non comprendere Roberto Mancini.
"Mi aspettavo un campionato migliore di questo - attacca Mazzola - e invece se dovessi dare un voto sarebbe dal cinque al sei. Ma finché la matematica non condanna i giocatori hanno l'obbligo di lottare per la Champions. E in questo dovrà essere bravo Mancini". Già proprio il tecnico jesino che, nonostante la conferma della società, potrebbe lasciare la panchina dell'Inter. “Da quello che si sente in giro pare vada via - dice Mazzola -. Io mi auguro che resti e tenterei di farlo restare perché conosce il gruppo, pregi e difetti. Il Real Madrid? E' una delle squadre che lo tentano, ma bisogna vedere il progetto di Thohir e soprattutto cosa c'è nella testa del Mancio".
Sognando di rivedere un giorno Moratti presidente, perché "per la mia generazione Moratti vuol dire Inter", Mazozla chiude indicando gli obiettivi su cui puntare per la prossima stagione: "Yaya Tourè un centrocampista molto valido - dice Mazzola -, non sarebbe affatto male. Io non mi priverei mai di Icardi, è un punto di riferimento. Lui va supportato: se viene servito a dovere e se arrivano i cross la butta dentro. Bisogna per forza di cose ripartire da Icardi".