Inter, Kondogbia fa mea culpa: "Ero troppo rilassato"

Pubblicato il 2 febbraio 2018 alle 18:50:59
Categoria: Serie A
Autore: Luca Servadei

Accolto a Milano come il primo fuoco d'artificio di un nuovo promettente corso, Geoffrey Kondogbia ha lasciato l'Inter tra l'indifferenza totale dei tifosi nerazzurri. Il francese è stato uno dei tanti 'incompresi' delle ultime sessioni di mercato, un vero e proprio flop del tutto incapace di lasciare il segno. Lontano dalla Serie A e da Milano, però, Kondogbia sembra essere rinato, al punto da diventare una certezza del Valencia di Marcelino.
 
Lo stesso giocatore in una lunga intervista a 'Sofoot' si è detto consapevole di avere fallito nella sua esperienza in nerazzurro. Il mea culpa inizia così: "L'errore più grande – spiega Kondogbia – è stato quello di essere arrivato un po' troppo rilassato. Non si erano mai viste Inter e Milan farsi battaglia per lo stesso giocatore straniero. Entrambi i club sono venuti a casa mia a Montecarlo per farmi firmare. Erano convinti che con me potevano vincere lo scudetto. Ero il terzo calciatore più caro di sempre della storia dell'Inter, dopo Vieri e Crespo. Sono costato più di Ronaldo!”.
 
E ancora: "A Milano – continua – quando c'erano telecamere davanti al mio hotel non pensavo neppure fossero lì per me. In quella nuova vita avrei dovuto fare un salto di qualità a livello di esigenza verso me stesso. Per esempio: se l'allenamento è alle 11, un grande giocatore deve arrivare alle 10, oppure alle 9,30. Ecco, diciamo chiaramente che non sono stato un grande giocatore".
 
Il francese torna anche sul complicato rapporto con Frank de Boer, un altro che ai tifosi dell'Inter non ha certo lasciato un ottimo ricordo: "Dal momento del suo arrivo, de Boer ha mancato di umiltà nella gestione dello spogliatoio - conclude il centrocampista -. È uno di quelli che un giorno ti stringe la mano e il giorno dopo ti ignora. Alla vigilia della prima partita di campionato ha fatto una seduta video solo per i titolari. Ed è così che si è messo in una posizione difficile con molti giocatori. Comunque, non gliene voglio, spero sia contento. Facciamo tutti degli errori".